Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      CAPITOLO SETTIMO. 308
      concilio generale, il che fu fatto nel gennaio del 1562 a Trento.
      Anni 1562 dell'E. V.— Tornato Del 1561 dal suo viaggio, il duca rivide Siena, si occupò della sua amministrazione, visitò le coste marittime del dominio, e per meglio guardarle dagl'insulti dei barbareschi e di ogni altra nazione, col beneplacito del pontefice nel marzo del 1562 istituì, come notammo, l'Ordine militare, di cui si fece gran maestro, sotto il titolo di Santo Stefano papa e martire, perchè in questo giorno appunto s'erano riportate le due vittorie che gli aveano consolidato il trono, quella di Monlemurlo e l'altra di Marciano. A quest'Ordine fece dono della marina che avea messa insieme con sì grandi spese, gli assegnò dei fondi, e cosi, senza ulteriore aggravio per lo Stalo, i mari toscani furono difesi, e gli Stefaniani combatterono sempre e non senza gloria in tutte le guerre contro i Turchi. È ben vero però che il pontefice aveva accordato all'Ordine un sussidio sui beni ecclesiastici, e che la nobiltà, lusingata dai privilegi che v'erano inerenti, fece a gara a farvisi inscrivere.
      In quest'anno un caso tristissimo funestò la famiglia di Cosimo, noi lo racconteremo colle parole dello storico Gai-luzzi: a Una straordinaria passione per la caccia, e il desiderio di moderare con un clima più dolce il rigore dell'inverno, lo richiamavano ogn'anno a percorrere nella più fredda stagione le maremme di Livorno e di Pisa; vi si tratteneva altresì col proposilo d'incoraggire colla sua presenza la riduzione di quelle campagne, gli edifizi, i bonificamenti e le coltivazioni intraprese, e la speranza di védere una volta risorgere e riempirsi d'abitatori un paese già per l'avanti desolato e palustre. Nell'ottobre duuque partitosi da Firenze con tutta la sua famiglia ... si ridusse a Grosseto e al castello di Rosignano, luogo il più opportuno per le sue cacce La mancanza delle piogge autunnali aveva cagionato in Italia una epidemia di febbri .... che in breve tempo uccidevano chiunque n'era attaccato; mollo più infierivano esse in quelle campagne naturalmente insalubri .... Da questa epidemia furono attaccati in Rosignano i figli del duca, traLjOOQle


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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