Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

Pagina (242/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      242 STORIA DELLA TOSCANADiego e che temeva pel suo dominio , si studiò di dissuaderlo dall'impresa pericolosa, e vagendo imminente la guerra si accostò viepiù al pontefice, si riconciliò col duca di Ferrara e fece mostra di intendersela coi Francesi per destar qualche sospetto negl'imperiali che avevano bisogno di lui.
      L'affare di Piombino, che non era ilo a suo modo, teneva inquieto il duca; temeva anche di Portoferraio, dove fabbricava, ma su questo punto era montalo in tutte le furie ed avea giuralo di difenderlo colle armi e, quando fosse costretto a cederlo, di spiantarne le fortificazioni, di colmarne il porlo: il papa riuscì , a calmarlo.
      Tutta l'Italia era scontenta dell'imperatore che nella sua vecchiaia era divorato più che mai dall'ambizione di lasciar più vasti dominii al principe Filippo. I Farnesi, spogliati di Piacenza e combattuti a Parma, gridavano a più potere; Genova, insidiata nelle sue libertà, malediceva agl'imperiali ; Siena oppressa in tutti i (podi fremeva, e tutti volgevansi alla Francia, che soffiava in questi fuochi per desiderio di far una volta la conquista del Milanese- Cosimo, che aveva spie per tulio, seppe delle pratiche dei Senesi con Enrico lì re di Francia e ne die avviso al Mendoza che era a Roma; nè s'era apposto male; piccola Orsino signore di Castro e di Pitigliano, unitosi a parecchi fuoruscili, raggranellate molte truppe e un corpo di soldati francesi, romoreggiava attorno Siena, e ingrossatosi di qualche altro migliaio di malcontenti, in una sera del 1532, mentre il Mendoza stava tuttavia a Roma, s'accostò alle mura gridando libertà; il popolo, quantunque disarmalo, si lasciò andare alle liete speranze, aprì le porte e cacciò gli Spagnuoli nella cittadella, che a-veano poc'anzi a'suoi danni inalzata-
      Cosimo era accorso rapidissimamente in aiuto degli Spagnuoli, ma visto d'esser giunto tardi, e per non chiamarsi addosso l'odio del re di Francia mutato proposito, ricondusse indietro le schiere, e volle starsi di mezzo, finché non fosse tempo di mostrarsi; anzi potè tanto in lui la paura di trarsi sul capo una brutta tempesta , or che gì' imperiali non erano in forze sufficienti, che si dette per fino a negoziare un accordo coi Senesi e ne riconobbe la libertà; Cosimeschi


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (242/378)






Ferrara Francesi Piombino Portoferraio Italia Filippo Farnesi Piacenza Parma Genova Siena Francia Milanese- Cosimo Senesi Enrico Francia Mendoza Roma Orsino Castro Pitigliano Siena Mendoza Roma Spagnuoli Spagnuoli Francia Senesi Cosimeschi Cosimo