Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      230 STORIA OBLLA TOSCANAparatore, spintovi anche dai fuorusciti, volle andare personalmente Tino a Tunisi per deciderlo a lor Firenze dalle mani di Alessandro, ma trattenutosi alcuni giorni ad Itri, ve lo colse un veleno, datogli da un suo siniscalco Giovan-nandrea dal Borgo a San Sepolcro, per commissione di chi non si sa bene. Scrissero alcuni che il delitto fosse comandalo da Alessandro, altri lo dissero provocato dalla casa Farnese che volea farsi grande e s'aombrava della Medicea: noi non possiamo pronunciare un giudizio; certo è che il cardinale mori, e che Firenze perdette in lui un valido protettore; non già che egli amasse la patria disinteressatamente e virtuosamente, imperciocché era mosso da sentimenti ostili verso il parente e da gelosia di potere; pur nondimeno chi sa ch'ei non fosse venuto a capo di ottenere da Carlo V men duri patti alla sua patria! Morirono dopo il cardinale molti altri fuorusciti di febbri maligne e pestilenti, c la pubblica fama li disse avvelenati
      Anni 1536 dell'E. V. — Così finirono tristamente tutte le pratiche e i maneggi dei Fiorentini profughi; e quando, tornato Carlo V vittorioso da Tunisi, messer Salvestro .41-dobrandini gli si presentò a Napoli per tentarne l'animo in favor di Firenze, lo trovò mal disposto, perchè anche Alessandro dura si era mosso sul cader del 1535 alla volta di Napoli per abboccarvisi coli'imperatore e per ribattere le molte accuse dei fuorusciti fiorentini ; nel qual proposito Io servì tanto bene in fra gli altri suoi cortigiani Francesco Guicciardini, lo storico fiorentino, che Carlo non mutò in alcun modo le condizioni di Firenze, e propenso tutto verso il duca, gli chiese soltanto ch'e'lasciasse rientrare in patria i fuorusciti e restituisse loro i beni confiscati. Poi, a maggior prova di afTello, o perchè avesse gran bisogno di danari, il cbe avveniva spesso a Carlo V, di cui gran somma gli aveva già pagato il duca Alessandro, or che i Francesi, presa la Savoia, empievano il Piemonte, volle finalmente concluso il matrimonio del duca con la propria figlia naturale Margherita; la quale fu dallo sposo condotta in Firenze
      1 l)i questi Dante da Castiglione, un Zanobi Giratami, un Nicco-lir.i e un Berlinghicii Berl nghieri.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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