Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      228 STORIA DELLA TOSCANAil confino cui erano stali condannati in lochi poveri e malsani, e sapendo cbe sarebbono dichiarali ribelli, cercarono di vendere o d'impegnar fintamente i loro beni; ma per tor loro questa commodità, si creò un magistrato degli Ufficiali dei ribelli, il quale andasse rivedendo tulli i contratti falti dai ribelli e da quelli che fossero per esser dichiarali di nuovo ribelli, e li dichiarassero di niun valore; oltre a ciò si fece una legge per la quale si vietò a chiunque si citasse dal magistrato degli Otto , di potere, mentre era citato, far contratto alcuno dei suoi beni. È chiaro lo spirito del trattato e delle leggi che abbiamo notate, ma è anche vero che era la repubblica che avea lasciata eredità di severissime leggi sui delitti di stato.
      Anni 1534 dell'E. V. — Il pontefice cadde malato nel giugno del 1534, e ai 25 di settembre morì. Pervenuta a Firenze questa novella, il duca Alessandro, cui parve di aver perduto un valido appoggio, se la intese col Vitelli capitano delle sue alabarde e con Otlaviano dei Medici, per scriver subito altre selle o otto centinaia di fanti che doveano esser presi in Firenze e star pronti ad ogni possibile evento. In quest'anno appunto fu posto mano ad innalzar la fortezza di San Giovan Battista, delta oggi da Basso, presso la porta Faenza e il torrente Mugnone; il primo pensiero di questa rocca, per tenerla sul collo dei Fiorentini, era stato di Clemente VII; Alessandro lo mandò ad ^fletto co' danari principalmente di Filippo iStrozzi. Vuoisi che ne fosse stato chiesto il disegno a Michelagnolo, il quale negasse sdegnosamente di farlo, e che per evitare ogni violenza fuggisse a Roma '.
      La elezione del nuovo pontefice non si fece lungamente aspettare, e dispiacque ad Alessandro. I cardinali congregatisi in conclave nell'ottobre proclamarono subito Alessandro Farnese, cardinal d'Ostia, uomo di avanzata età e avverso
      * II disegno lu dato poi da Pier Francesco da Viterbo, e fu diretto d* Antonio Picconi detto da San Gallo e da Alessandro Vitelli} si chiamò di San fsiovan Battista da un monastero di Vallombrosaoc che *»a iu quel luogo.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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