Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

Pagina (188/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      188 STORIA DELIA TOSCANA
      'San Giovanni in Laterano, fulminò contro Firenze e contro Pisa l'interdetto, intimò ai cardinali scismatici di sciogliersi, « minacciò fin anco la repubblica fiorentina delle armi temporali- La signoria, credette doversi appellare dall'interdetto; obbligò il clero ad aprir le cinese e pose un accatto sui beni 'ecclesiastici; per la qual cosa i tumulti, i disordini e le violenze crebbero per la città senza fine, assecondando in questo modo i disegni della fazione medicea, la quale aveva un valido appoggio in Roma nel cardinal Giovanni de1 Medici. Fortunatamente, dopo la terza sessione, i cardinali, spaventati dalle continue risse le quali avvenivano in Pisa tra i soldati francesi che avevano seco loro a guardia, e le soldatesche della repubblica fiorentina, risolvettero di continuare il conciliabolo a Milano, donde fu un'altra volta trasferito a Lione con gravissimo scandalo di tutti i buoni.
      Anni 1512 dell'E. V. — Ma poiché nuoceva l'interdetto alla quiete della repubblica, la signoria abrogò la imposta «ui beni degli ecclesiastici e la città fu dal pontefice ribenedetta. Si pubblicò allora in Roma la nuova lega fra il papa, il re di Spagna e i Veneziani contro la Francia, e fu inti--mato anche ai Fiorentini di staccarsi dall'amicizia di rquella potenza e di accostarsi alla lega, cbe si disse Santa- Il So-derini si oppose, e Raimondo di Cordona, viceré di Napoli « capitano generale della lega, seguitato dal cardinal Giovanni de'Medici, entrò in Toscana. I Fiorentini s'apparecchiarono a rispinger la forza colla forza, ma alla repubblica , lacerata dalle fazioni, mancò 1' animo alla gravità delle circostanze- Tutta la Toscana fu piena di confusione e di paure, perchè nei reggitori di Firenze duravano le incertezze, e, non sapendo mettersi d'accordo nè col re di Francia nè con quello di Spagna, si facevano sospetti ad ambedue e crescevano l'odio del pontefice.
      I Francesi aveano vinto a Ravenna, ma v'era morto Ga-«tone di Foix, nipote del re, v'erano morti infiniti capitani del fior delia nobiltà, nè i danni si poteano cosi presto riparare; di quei della lega era pur morto un gran numero, e lo stesso cardinal Giovanni de'Medici era stato colto prigioniero; ma il pontefice moslravasi deliberato più che mai diLjOOQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (188/378)






San Giovanni Laterano Firenze Pisa Roma Giovanni Medici Pisa Milano Lione Roma Spagna Veneziani Francia Fiorentini Santa- Il So-derini Raimondo Cordona Napoli Giovanni Medici Toscana Fiorentini Toscana Firenze Francia Spagna Francesi Ravenna Foix Giovanni Medici OOQle