Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      capitolo quinto. 187
      Anni 1510 dell'E. V. — Ormai restavano sole repubbliche Firenze e Venezia, la quale, superata la tempesta che -le aveva suscitata contro la lega di Cambrai, s' era bravamente difesa dagl'imperiali e da Giulio II, ed aveva poi conchiusa con essi una tregua onorata. Firenze viveva sufficientemente in quiete, ma i turbamenti che agitavano l'Italia davano da pensare a chi ne aveva in mano il governo. Giulio II non poteva soffrire i Francesi in Italia, e vedea perciò di mal occhio il Soderini gonfaloniere che aveva ' voce di parteggiar per quelli, seguitando la politica dei suoi predecessori; vedevanlo eziandio di mal occhio i partigiani dei Medici, e fu tentato in questo tempo di ucciderlo da un Prinzivalle della Stufa, il quale con altri congiurali era venuto a posta a Firenze, e se n' era aperto con Filippo Strozzi. Questo cittadino però non volle aderirgli, scoprì la congiura, e Prinzivalle potè a stento rifugiarsi a Siena.
      Anni 1511 dell'E. V. — Finita la tregua che era stata stipulata tra Siena e i Fiorentini si lemelle che questi volessero aver Montepulciano; ma i Senesi, consigliativi anche dal pontefice che non voleva veder Francesi in aiuto dei Fiorentini, restituirono la terra di buon accordo nel settembre del 1511, e strinsero fra loro una lega per venticinque anni, col patto di lasciar capo della repubblica senese Pandolfo Petrucci e i suoi figliuoli.
      Prima che l'anno finisse un tristo accidente procacciò nuovi guai alla repubblica fiorentina, e crebbe l'avversione del pontefice contro di lei e del gonfalonier Soderini; cinque cardinali di parte francese, nemici di Giulio II e disobbedienti alla Chiesa 1, vollero tenere un conciliabolo a Pisa per appellatisi; la scelta della città, fatta da costoro e approvata dal re di Francia, fu cagione di gravi dibattimenti nel consiglio degli Ottanta, cui erano intervenuti più di cento cittadini di tutti i partiti. Il conciliabolo fu aperto nel novembre, e il pontefice sdegnato, in un altro concilio aperto in
      1 Questi cardinali furono Bernardino Caryajal, Guglielmo Brisson-net, Franoftco Borga, Renato de Prie e Federigo Sanseterino.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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