Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      184 STORIA DELLA TOSCANAAnni 1508 dell'E. V. — Poco dopo la vergognosa disfalla dell'Alviano si era comincialo a formare V ordinanza fiorentina, e a scriver le milizie nel territorio della repubblica; disegno proposto e svolto profondamente da Niccolò Machiavello, segretario della repubblica Si descris*
      1 Una parola «opra l'illustre Segretario della repubblica fiorentina, sopra uno dei più grandi uomini che vanti l'Italia e l'Europa, non può riuscir discara ai nostri giovinetti che hanno con lui comune la patria. Di antichissima prosapia , onorata in patria di molti gonfalonieri e di moltissimi priori, yide la luce in Firenze Niccolò Machiavelli nel 1469-Nulla diremo degli anni suoi giovanili, quantunque tanta sua dottrina ci sia guarentigia di accurata educazione e di studi profondi. Nel 1495 però lo troviamo aiuto di Marcello Virgilio Adriani cancelliere della repubblica, e nel 1498 già segretario del magistrato dei Dieci di libertà e pace, e oratore a Jacopo V d'Appiano signor di Piombino per indurlo ad andare all'assedio di Pisa. Ma per ristringere in brevi termini quel che sarebbe materia di molte parole, noteremo che in quattordici anni e mezzo, oltre le solite occupazioni di carteggio esterno ed interno della repubblica in momenti così difficili, oltre il registro dei consiglio delle deliberazioni, oltre i rogiti dei trattati colle repubbliche e coi principi stranieri, sostenne ventiquattro legazioni e infinite altre commissioni delicatissime per lo stato. Andò quattro volte oratore al re di Francia, due all'imperatore, due al pontefice , tre alla repubblica di Siena, tre a Piombino; poi a Forlì, a Cesare Borgia, a Giovan Paolo Baglioni; più volte al campo cQntro Pisa, e due volte in Pisa stessa per i negozi della guerra.
      Yide quali fossero le piaghe della repubblica e con quella capacità cbe solo era vinta da uno zelo ardentissirao di giovare alla patria, si adoperò a sanarle; una delle più gravi gli parve essere quella vergogna delle milizie forestiere, che assorbivano la pecunia dello stato senza tutelarne gl'interessi, crescendogli anzi i timori e gli impacci, e intese a rimediarvi colla istituzione delle milizie nazionali la quale raccomandò e seppe mandare ad effetto; istituzione che nei Sette libri dell'arte della guerra, e nei Discorsi pronunciati ne^li Orti Oricellari svolse /con affetto di vero italiano e con alta sapienza antica.
      Travolto nella ruina della sua patria, il Machiavello fu spogliato nel i5ia di ogni offizio, e rilegato per un anno fuor del territorio fiorentino; così Firenze perdette in lui l'unico uomo che avrebbe potuto rialzarla. Accusato più tardi di complicità nella congiura ordita contro il cardinal de'Medici, soffrì prigionìa e tortura, e non rivide £il sole sennnn quando il cardio ile fu inalzato al grado di pontefice, col nome di JLeoue X, nel »5i3.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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