Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      CAPITOLO QCWfO.
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      ciņ a discutere in parlamento. La legge fu proposta e mandata ai voti, e venne eletto gonfaloniere a vita Pier Sode-1 rini, uomo di etą matura, di fama integra, di nobile stirpe e senza figli. I grandi e i popolani che aveano voluto la riforma non stettero guari ad avvedersi come il Soderini si gittasse dalla parte del popolo e, privo d'energia com' era , tradisse le loro speranze; laonde s'apparecchiarono iudispet-titi a intraversargli con mille ostacoli la vią.
      L'istallamento di questo magistrato ebbe fausti preludj per la repubblica; i tradimenti di Cesare Borgia la liberarono dagli Orsini e dalle improntitudini dei Medici ; poco dopo la morte le tolse d'attorno anche il Borgia e Piero dei Medici, suoi maggiori nemici-
      Anni 1503 dell'E. V. — La guerra di Pisa ricominciava ora con pił vigore; l'AIviano, condottiero licenziato dalla Spagna, Pandolfo Petrucci tiranno di Siena e i loro colla-gati aveano tentato in quest'anno un colpo nelle Maremme per favorire i Medici; ma furono rotti sulla marina presso alla torre San Vincenzio da Ercole Bentivoglio 1 capitano dei Fiorentini e dalla prudenza del commissario Antonio Giacomini. Questa vittoria crebbe l'animo ai signori e al popolo ; cavalieri, fanti e artiglierie, a consiglio del gonfaloniere , s' avviarono al confine che separava le due repubbliche rivali, contro l'avviso dei Dieci di guerra che non volevano ; ma i primi delle fanterie «italiane, che furono tratti a sorte per salire all'assalto, ricusarono d'obbedire, gli altri ne seguirono I' esempio e tutti vergognosamente volsero il tergo. Gli Spagnuoli del gran capitano, Consalvo di Cordova , entrarono lo stesso giorno in Pisa. Il popolo fiorentino rovesciņ la colpa sopra Ercole Bentivoglio, cui fu tolto il comando, e sopra Antonio Giacomini commissario, il quale certamente non doveva pagar le pene della inerzia e della viltą dei soldati. Il gonfaloniere decadde dalla opinione pubblica, i suoi nemici s'inorgoglirono, e sempre pił si fecero paurosi alla quiete della cittą.
      ¦ Era »en"to ai «olJi Jei cornuti? fiorentino nel lugli.) Jel i"nt.


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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