Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      storia delIa toscanarumore, e vociferava contro la fazione medicea, non parendo probabile che Piero avesse osato tanto senza aver pratiche ed intelligenze dentro le mura. E veramente s'era formata una cospirazione in suo favore da alcuni cittadini e dal gonfaloniere stesso, Bernardo del Nero, la quale sventata in teu>-p.-i, tolse animo ai congiurati di moslrarsi ; poco dopo si scoprė un trattato del gonfaloniere coi fuorusciti , e adunata una pratica straordinaria di cento sessanta cittadini, tratti dalle prime cariche della repubblica, i rei furono tutti condannati a morte a persuasione specialmente di Francesca Valori._Ap-pellarono essi al Consiglio generale, che doveva, second* l'ultima riforma, validar la semenza, ma abusivamente si sospese la legge d'appello, e in mezzo a una grandissima agitazione fu approvata la condanna e nella notte mozzato il capo a tutti. Bernardo del Nero avea settantacinque anni compiti, e disse scherzando al carnefice che gli toglievano ben poco !
      Anni 1498 dell'E. V.—Le fazioni per queste mostruose violenze si esacerbavano ; il frate Savonarola confortava il popolo nei pericoli, lo animava a combattere i Medici ; ma nelle sue fanatiche declamazioni contro i vizi del secolo, non avea serbato- quella misura che sarebbe stata pių conveniente e meno pericolosa per lui. Il pontefice si dolse colla signoria di Firenze della temeritā di questo predicatore che biasimava e non a torto i costumi della corte romana, e lo richiese; i signori non vollero aderire, e la repubblica fu minacciata dell'esigilo da Roma di lutti i mercanti fiorentini, e della confiscazione dei loro beni. Allora fu intimato al Savonarola che per qualche tempo si astenesse dal predicare, e a sua vece salė sui pulpiti fra Domenico da Pescia, il quale non tenne modi pių temperati.
      Tale era l'entusiasmo che le prediche di costoro avevano eccitato in Firenze, che tutti facevano a gara a consegnare a uno stuolo di fanciulli* a ciō deputati in ogni quartiere, libri profani, pitture, suppellettili, carte da gioco e strumenti di corruzione, per farne un falō sulla piazza dei Priori, in mezzo ai canti ed ai balli d'una infinita moltitudine. Fra Girolamo indi a poco riprese la predicazione a consiglio diLjOOQ
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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