Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

Pagina (156/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      136
      stori! della toscanalicenza smodala , e che il popolo ne abusava per insultare ai nobili. I magistrali non vollero udirlo, alcuni cittadini sparlarono apertamente di lui e lo accusarono di tirannia. Il Pitti, vista inutile la persuasione, s'appigliò alla forza; i cittadini, che avevano forse ecceduto nelle parole , furono arrestati ; e torturati; poi, date le armi ai suoi aderenti, empiutala piazza di soldati, chiamò il popolo a parlamento, e d'accordo coi signori riformò per forza il governo, riducendolo all'antico slato etogliendogli quel poco di libertà che Cosimo gli avea astutamente restituito. Il popolo spaventato o corrotto, approvò col silenzio ogni deliberazione.
      Quattordici cittadini che s'erano dichiarali per la libertà furono mandati a confine; il Pitti, riccamente presentalo da Cosimo c da tutti quelli che avevano trovato il loro conto nella riforma, acquistò grande autorità nella repubblica e dopo Cosimo fu il primo cittadino di Firenze. Si mutò anche il nome a quel primo magistrato che dicevasi dei priori delle Arti, e si dissedei priori di Libertà; spezie di derisione perchè tulto quello che s' era fatto nuoceva alla libertà, anzi che giovarla.
      Durò otto anni questo governo, e fu violento, insopportabile; Cosimo vecchio e malaticcio, allontanatosi dalle faccende pubbliche, vivea la maggior parte del tempo alla campagna; il Pitti, creato dell'ordine de'cavalieri, posta in non cale la modestia civile, e diremo pure il pudore, dettesi a fabbricare un sontuoso palazzo in città ed una villa ; e cittadini privali e comuni che aveano d'uopo di ricorrere pei loro bisogni al governo, volgevansi prima a lui, non ignari che la prolezione e i suffragi sarebbero maggiori quanto più grandi fossero i doni che gli facevano. Con più nefando esempio, quanti v'erano tristi e mal viventi iu città e in contado, erano da lui raccesali, purché lavorassero ai suoi palazzi sicuri di non esser molestali dalla giustizia-
      Venuto a morte nel 1493 Alfonso di Napoli, sali sul
      1 Conoscono tutti il palazzo Pitti in Firenze,- la ri Ma si disse Ru-sciano fuori la porta a San Niccolò, e furono fabbricati ambedue col BrunelUsco.
      ,y


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (156/378)






Pitti Cosimo Pitti Cosimo Cosimo Firenze Arti Libertà Cosimo Pitti Alfonso Napoli Pitti Firenze Ru-sciano San Niccolò BrunelUsco