Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      storia della toscanaaveva mandalo sue genti; il duca d'Orleans, come discendente da Valentina Visconti, volevalo suo; Francesco Sforza , cui più che agli altri apparteneva, trovavasi in grandi difficoltà; intanto perù, siccome i Milanesi Io chiamavano a loro capitano , colse l'occasione favorevole , riserbandosi a far valere io seguito i suoi diritti.
      Anni 1445 dell'E. V. —In quesl'anno pella terza volta fu nominalo gonfaloniere Cosimo dei Medici, e più si accesero le discordie fra la sua parte e quella di Neri Capponi. Questi avrebbe voluto che Milano tornasse all' antica libertà, ma Cosimo, più potente, più astuto e più ricco di lui, spalleggiava il conte Sforza, e andava dicendo che Milano ormai non avea più il gusto e le virtù di repubblica , e che volerla far libera, era un esporla agli insulti e all'ambizione dei Veneziani , nimici a Firenze, e anche troppo potenti senza il dominio della Lombardia. E il parere di Cosimo prevalse.
      Anni 1447 dell'E- V. — I signori fiorentini, non volendo che Venezia acquistasse la Lombardia , applicarono l'animo a favorire lo Sforza, e gli dettero grandi aiuti di danaro, che mirabilmente gli giovarono per l'acquisto del ducato ; ma poiché temevano di Alfonso d'Aragona, il quale d'accordo col morto duca li odiava e voleva combatterli, pensarono ad armarsi, e fecero bene. Alfonso, cogliendo l'opportunità della guerra che ardeva in Lombardia, occupò Rocca Cennina nel Valdarno superiore, e si mosse contro Lucca che stette salda nell'amicizia con la repubblica, e noi volle ricevere; e poiché i Fiorentini s'apparecchiavano a resistergli, s'avviò verso Volterra, e prese non poche castella di quel contado; andò poi verso Pisa, assali Canapiglia , cbe non potette avere, impedito dalla gagliarda difesa dei Fiorentini e dall'asprezza del verno, e lasciatovi un presidio si ritrasse alle stanze su quel di Siena. Nella primavera del 1447 si giltò sopra Piombino, di cui era signore Rinaldo degli Orsini, sperando di averlo facilmente in mano ; ma le gagliarde difese e l'insalubrità dell'aria in quei luoghi bassi e padulosi, lo costrinse a ritirarsi con gran disagio e con maggior vergogna , dòpo aver perduto moltissima gente.


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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