Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      148 storia delIa toscananon senza qualche difficoltà, parecchio castella, e striuse d'assedio Lucca; dal quale si levò indi a poco per andare a combattere pei Veneziani contro il Piccinino. Lo Sforza, per certe intelligenze con Filippo Maria Visconti duca di Milano, non volle passare il Po, e sordo alle istanze dei Fiorentini e dei Veneziani, ne rispettò gli stati ; della qual rosa irri-tatissimo il senato, gli trattenne gli stipendj ; nè valse a piegarlo la mediazione di Cosimo che erasi mosso apposta da Firenze per metterli fra loro d'accordo, savissimamente rispondendo a Cosimo i Veneziani non esser consueti pagare i soldati che servivano altrui.
      Anni 1438 dell'E. V. —Nel 1438 staccatisi i Veneziani dalla lega, staccatosene anche lo Sforza, che si struggeva d'imparentarsi per mire ambiziose colla Bianca, unica figlia del duca di Milano, fu poi fermata una tregua in Pisa tra il duca, i Lucchesi e la repubblica fiorentina, la quale conservò le conquiste fatte, e solo le restituì più lardi come per atto generoso. Tanlo le spiacque però di non aver acquistata Lucca per riunirla al suo imperio, che dei suoi lagni empiè l'Italia, e il Machiavello ebbe a dire in questo proposito che rade volle occorre che alcuno abbia tanto dispiacere di aver perduto le cose sue quanto ebbero allora i Fiorentini per non avere acquistate quelle d'altri. Il conte di Poppi, alla morte di Niccolò Fortebraccio valentissimo condottiero, teneva ili nome del genero la terra di Borgo a San Sepolcro e le sue fortezze, e non volea darle al pontefice, dicendo di possederle a titolo di dote- Il pontefice vi mandò con armati il cardinal Viielleschi, e il conte, non potendo resistere, offerì la terra ai Fiorentini, che non la vollero, come non vollero dal cardinale Prato Vecchio e Romena eh' egli avea tolte d'assalto.
      Anni 1439 dell' E. V. — In questo tempo ebbe Firenze uno stupendo spettacolo. L'imperatore greco, Giovanni Pa-leologo, veggendo l'impero ridotto alle sole mura di Costantinopoli per via delle continue usurpazioni turchesche, e sperando negli aiuti del pontefice e dei principi cristiani, era venuto dall'Oriente a Venezia con bel corteggio di pa-
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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