Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      , 140 storia della toscanaguadagni ; le fabbriche prosperavano, il commercio era floridissimo , le braccia bastavano appena allo sviloppamento delle industrie. Erasi in questo tempo cominciato a filar l'oro, e questa novella arte faeeva colare da tutta Europa e dalle barbare regioni infinite ricchezze. L' abbassamento di Pisa non avvantaggiò a dismisura la marina dei Fiorentini; ma , avuto per dedizione Porto Venere nel 1411, e per compra Livorno dai Genovesi nel 1421, dopo Venezia, essi furono il popolo più ricco d' Europa.
      La perfezione nella architettura è in questo secolo rapr presentata dal Brunellesco, che lancia arditamente verso il cielo la cupola del Duomo, dal Michelozzo che edifica una casa al primo cittadino di Firenze, cbe nobilita la città di magnifici templi. La scultura va superba di cento nomi illustri, e il Ghiberti e Donatello empiono dei loro stupendi concetti la città, e 1' Europa del loro nome; la pittora vanta Masaccio, il Lippi, e dietro a loro stanno per rivelarsi infiniti altri. E bello era in questo tempo I' accordo delle tre arti sorelle , fecondo di ispirazioni mirabilmente significate, bello l'amore con che gli artisti procedevano nell'esercizio della loro missione incivilitrice. Da Arnolfo, da Niccolò Pisano, da Giotto s'era pervenuti a Donatello, al Ghiberti, a Benedetto da Majanol, a Desiderio da Settignano, a Mino da Fiesole, i quali studiando nella natura e nelle anticaglie greche o romane, perfezionarono l'arte, conservandole quella ingenuità, quella verginità che fu caratteristica dei primi tempi e che non durò sempre.
      A gloria di questo secolo vuoisi ripetere che Io scultore maneggiava con pari felicità e maestria lo scalpello e la squadra, che non di rado alternava alla tavolozza il mazzuolo ; le arti del secolo XIV cospiravano in uno scopo comune di moralità, intendevano con amore a raggiungere la rappresentazione del bello e del vero, cbe sono identici fra loro, e i monumenti che ne rimangono ne fanno splendidis» sima fede.
      La poesia, l'eloquenza, la storia, 1' erudizione contarono illustri cultori, addimostrarono come, frenata la licenza del popolo e la tirannide dei grandi, la repubblica prosperasse sotto i benefici influssi della scienza e della libertà.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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