Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      , 130 storia della toscanaviasse a Firenze quanta più si poteva gente armata, e per strappare qualche altra confessione dal Bugigalto, lo faceano mettere imprudentemente di notte alla tortura.
      La cosa si seppe in quella notte stessa dal popolo 1 il quale furiosamente si armò , dell'! in molte chiese nelle campane, sul far del giorno si versò nella piazza del palagio , urlando e minacciando, mentre altra marmaglia corse a rubare e a dar fuoco alla casa del gonfalonier Guicciardini, e perfino al palazzo dell'arie della Lana; il dì vegnente , cresciuto a dismisura di numero, e non trovando ostacoli, die ordine a tulle le Arti che levassero fuori i gonfaloni per difendere i diritti del popolo , e inlimò al governo che facesse tornare indietro le soldatesche cbe avea saputo accostarsi alla cillà. Poi volle che il gonfaloniere e i priori uscissero dal palazzo, negando loro obbedienza ; e fu forza uscire. Il timone della repubblica cadde così in mano della plebe, e cominciò il governo dei Ciompi. Un Michele di Landò, pettinatore di lana o scardassiere, scalzo e cencioso, portando il gonfalone, penetrava nel palazzo accompagnato da furiosa onda di uomini armali, i quali lo proclamarono tumultuariamente gonfaloniere ; officio eh' e' non seppe ricusare, come quegli che astuto e dolalo d'ingegno superiore alla sua condizione e alla età, aveva avvisato di subito alla gravila dei casi e volea fermare il tumulto.
      Nello scioglimento degli antichi magistrati erano soli rimasi! in officio gli Olto della guerra, i quali in odio ai signori aveano dato una spinla alla sollevazione dei Ciompi; a costoro s'erano accostati Salvestro de'Medici ed altri cittadini per concertare col nuovo gonfaloniere la riforma dello slato ; ma 1' umile artigiano, avvisando che imprudente con-
      1 La Coaa fu scoperta dal popolo in questo modo : Torturatasi Bugi-gjtto nel cortile del palazzo dei Priori a notte avanzala; in quel momento un Niccolò da San Filano, orologiaio del comune, stava sulla toire a racconciare 1' orologio, e visti lumi e udito rumore nel cortile sottoposto, si dette a guardare attentamente, e fu te.timone della brutta scena. Niccolò, che era a parte dei disegni del popolo, usci ratto ratto di palano, e giunto nel suo quattiere cominciò a gridare in mezzo alle tenebre: allarme, all' arme : i priori Janno carne: all' arme, all' arme ! Ser Ruto ( il bargello ) ci ammazza tutti !
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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