Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      414 smu hiu rosaxiquel re cataro te repubblica, e wtodiu pratiche segrete co« aleuti cittadìw per torture a guastarla; Uoafc si presero provvediate**! «te %mlrhe «ftKiiin per stonare w MMU tfywU
      Ahi I31C dell'E. V.— Ma se eoo ogni maniera dì teciteiiti stolta vasi te ttfattlka di fresar 1 in siiti, m poteva ipw'tsle riparare ai mali tk le wat-va*> dal cielo; srl f« iMilta da uaa terribile carestìa. perchè. qs»anluB«j«e si tacessero venir granaglie iaìfc» Sfitta , dalia Sardegna e ia» dalla Barbarla. m ¦aararoao neppure allora ili ^«ti Malvagi che sanno cavar etite dalla miseria universale e <" ingrassano ; i Pwns per cnMi e i Genovesi » afBiUi anch' essi da sànule strettezza » tarceean» per Sona ai turo porti le «avi che facevano vela a conforto deUa repubblica- Rifalse anche questa folta nella cornane ìiMtui la pietà dei Fiorentini per stupendi pnir-teiiunenti ; Boa si guardò a cittadino , né a forestiera . e a tolti s dette ricovero e pane in città, si liberarono i prigionieri per debito e si sovvennero lir nt~r gli spedali.
      Ami 1318 dell' E- V. — Alla carestia teme dietro ona orrenda pestile ozia , qpeita che fi* con tanta eìoqnmia Je-scnUa dal nostro na^iaur prosalo re. Giovanni Boccacci»: questo Barello tolse tre quinti lestii abitatori a Firenze, e imperversò con ugnai forra per tnita T Italia. Jwcbe aito» il governo popolana meritò grandissimi efoai e la riconoscenza itegli neaitti, non permettendo che i poteri e i forestieri fossero cacciati via dalla città
      Riavutasi da lame sventare con un ani ore che tenne dei marav igiioso , dettesi a distendere coi trattali e colle armi il contado , ridetto in andasti termini dopo la cacciata del deca d' Atene ; e prese Colle e San Gmsgnano, e compro la Lerra (fi Prato e riebbe Pistoia, e vi quietò per un poco le antiche ire dei Cancellieri ,1349-o&,
      -Ifi^ è vero che mancarono in Firenze . lai macao ai settemiire iel anime, bisogna dire cbe vi fossero jilora ilo^joo abi-
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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