Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      capitolo tbszo. 113
      La democrazia non fa mai più compiutamente arbitra del governo che in questo tempo; i nobili che ebbero a farsi del popolo se vollero godere di qualche considerazione, per-derono ogni influenza, perderono affatto la forza morale e politica, e non furono più osi di prender le armi contro il popolo che li aveva vinti ed umiliati. Non fu però senza danno per la repubblica questa vittoria popolana ; erano i nobili più dei popolani e della plebe minuta avvezzi agli e-sercizi delle armi, e colla abbiezione dei primi lo spirito guerriero in tutti scemò. Si dovettero d'allora in poi scriver milizie forestiere, di cui non si temeva meno de' nemici ; nè la pubblica amministrazione parve avvantaggiarsene, se crediamo a Giovanni Villani cbe sciamava : « Mal governati dai grandi, lo siamo peggio dai popolani «. In meno che faccia un anno vide la città quattro reggimenti diversi ; quello del popolo grasso, quello del duca d'Atene, provocato dal primo ; quello misto di grandi e popolani ; finalmente quello degli artefici e della plebe minuta, che ebbe più durevole vitaDa tanti sconvolgimenti, da tanti travagli la città usci stanca e straziala, perlochè volentieri posò e si mantenne in quiete per parecchi anni lo stato; acquistata forza, veniva richiamando non poche famiglie di fuorusciti., faceva pace coi Tarlali di Pietramala, aggiustava le differenze tra i principali cittadini di San Miniato e difendeva Fucecthio da un assalto di soldati pisani. In Firenze poi si finiva il ponte Vecchio, rovinalo dall' ultima piena, si dava mano a rifondar quello di Santa Trinila coli'opera di Taddeo Gaddi, si ornava di maggior copia di marmi San Giovanni, si abbelliva il palazzo dei Priori, si conducevano molle altre opere di pubblico decoro.
      Quantunque lontano però non cessava il duca d'Atene d'inquietar i Fiorentini, e ridottosi in Francia, metteva su
      ¦ Arerà ragione Dante di far questo rimprovero a Firenze :
      ........Fai tanto sottiliProvvedimenti, che a mezzo novembre Non giunge quel che tu d1 ottobre fili.
      PURG. C. VI.
      Stobia dblla Toscana 8
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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