Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      110 stoma dm.la toscanastrafori della guerra lucchese ; e ad alenai tolse la vita, ad altri dii condanna del bando, a molti fe'pagare incompor-tevoli ammende in danaro. Piacquero tanto questi strazi di popolani, ai grandi e ad popolo minato che, salito Gualtieri in somma onoranza, festeggiato dagli uni e temuto dagli altri, mancògli di regio il solo titolo. Aveva diritto sulle persone , collazione d'impieghi, imposizioni, gabelle ; e tante erano le vessazioni e le violenze usate in suo nome dai suoi agenti in città e pel contado, tante le morti capricciosamente comandate contro i cittadini più illustri, tanto scellerati i costumi suoi e quelli dei suoi Francesi, cbe rotta ogni misura, tra i popolani e tra la stessa plebe si ordirono in Firenze tre congiure contro di lui, senza che I' una sapesse dell'altra, e in meno di tre mesi scoppiarono in si orribile tumulto e con tanta furia che, costretto a rifugiarsi nel palazzo dei Priori, a stento ottenne salva la vita, rinunciando alla signoria.
      Anni 1343 dell' E. V. — Dopo questa memorabile e gloriosa cacciata del tiranno, avvenuta ai 26 loglio 1343, Firenze riacquistò per un momento indipendenza e libertà ; e quel dì si volle solennizzato ogni anno coli'intervento di tutti i magistrati e delle Arti nella cappella dedicata a Santa Anna in Orsammichele, perché a quella si disse debitrice Firenze della sua liberazione.
      CAPITOLO TERZODalla caduta dei grandi fino al tumulto dei Ciompi.
      Anni 13*3—1378 dell'E. V.
      Per quegli accidenti che abbiamo raccontati anche i comuni sottoposti alla repubblica presero animo a tumultuareLjOOQle


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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