Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

Pagina (102/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      100 storia della toscanamesi potevano demeritare la fiducia del popolo e quanti viceversa, in questo tempo, avrebbero potuto cattivarsela I
      Anni 1325 dell'E. V.—Ma per tutti questi provvedimenti non cessavano nei Fiorentini le cagioni dell' odio e della paura per via di Castraccio; se l' ambizione del soprastare in Toscana cresceva ogni dì più colla potenza in questo ardimentoso guerriero, cresceva nei Fiorentini il dispetto del vederci quasi alle porte un nemico audace, risoluto di prostrarli e di volerne la servitù. Ogni impresa di costui ristringeva il loro dominio, o ne staccava gli amici o i pazienti della loro alleanza; ogni battaglia, ogni zaffa li persuadeva della stupenda perizia di questo prode capitano nelle arti di guerra e di stato, li depauperava delle ricchezzecon tanto sludip acquistate, li costringeva a gravare il popolo di balzelli inusitati; e se ne udivano continui i lamenti esca e pretesto ai tenebrosi disegni dei settaij e dei faziosi, conforto a ribellione per quei del contado, cbe mal rodevano il freno della parte dominante.
      Fu d'uopo cercar un capitano in fama che reggesse le troppe fiorentine, poiché malauguratamente la repubblica non avea capitani, e col proposito di far guerra disperata, fu eletto Raimondo di Cardona spagnuolo; si chiesero pure aiuti al pontefice, e se n'ebbe promessa. Ai primi sforzi dei Fiorentini arrise la fortuna delle armi, Lucca stessa , colla presa dell'Altopascio, venne in grave pericolo. Castruccio accorse sollecito, e usando maravigliosamente del tempo, mentre i Fiorentini fidenti nella fortuna lo abusavano, afforzato degli aiuti di Lombardia, ne condusse l'esercito a certa mina, assaltandolo con grande uccisione. Restarono prigionieri il duce sapremo col figlio, fa preso il carroccio, i gonfaloni, le bagaglie e gran numero di combattenti, che fecero splendido il trionfo del vincitore.
      Firenze atterrita, senza armi valide proprie, ricorse al re di Napoli e dette la signoria al duca di Calabria suo figliuolo con certe condizioni, delle quali prima èra quella che non si mutasse il governo; condizioni fallaci, imperciocché, avvezzi i reali di Napoli a signoreggiare, non avevano in animo di mantener le promesse. Infatti, essendo il duca di Ca-
      LjOOQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (102/378)






Fiorentini Castraccio Toscana Fiorentini Raimondo Cardona Fiorentini Lucca Altopascio Fiorentini Lombardia Napoli Calabria Napoli OOQle Castruccio