Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      capitolo secondo. 101
      mento e i sospetti furono grandi, la quiete perō non fu sturbata. Sarebbesi anche voluto punire i rei principali, ed erano palesi a tutti, ma nessuno osō levarsi accusatore ; per la qualcosa nel consiglio de'priori e del popolo fu vinta una imprudente provvisione la quale portava che si scrivesse in polizze il nome di chi pareva colpevole ; cosi furono accusati i primi della congiura, e si dič motivo a una legge che infrenō sė l'audacia dei nobili, ma aprė la via a infiniti disordini e violenze, ed ebbe tristissimi effetti sulla moralitā dei cittadini.
      E si fece anche pių: era sembrato nell'ultimo moto dei fuorusciti che un capo solo non bastasse alle compagnie del popolo; quindi alle sedici compagnie o gonfaloni si aggiunsero tanti pennonieri 1 per quartiere, ai quali, in tempo di bisogno, facessero capo i cittadini armati, per recarsi poi sotto i gonfalonieri. Questo provvedimento agevolava al popolo il modo di raggranellarsi attorno ai propri capitani, facea pių difficile ai ribelli Io impedirne le mosse, confermava la concordia del popolo colla signorėa e ne faceva pių temuta la forza e pių compatta \ Appunto per questo i signori trascorsero ad una novella deliberazione, che fu seme anch' essa di future discordie, quantunque in principio paresse alta a rimovere le perLurbazioni che non di rado ostavano alla elezione dei magistrati. Consisteva la deliberazione Dell'imborsare tutti in una volta i nomi dei cittadini che potevano essere eletti priori, in quel numero che bastasse per la elezione di quarantadue mesi futuri, ossia per tre anni e sei mesi all' avvenire; in questo modo, dice l'Ammirato, si venne a dar principio all' imborsare per pių tempo i magistrati, e le imborsazioni furono poi chiamate squittinii; ma queste imborsazioni non si fecero con equa distribuzione; per la qualcosa, lagnandosi molti di non essere stali imborsati, se ne fecero delle nuove anche prima che i tre anni e mezzo fossero trascorsi. Quanti cittadini nel lasso di tanti
      11 pennonieri portavano i pennoni o bandiere, fe conducevano quattro aquadre nelle quali si suddivideva ogni schiera dei gonfalonieri.
      * Provvedimento simile vorrebbe essere imitato oggi per il pių sollecito raggranellamento della nostra Guardia Civica in caso di bisogno.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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