Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      90 storia della toscanauccisioni, senza che i Francesi, venuti a rappacificar lo stalo, mettessero un freno a questi vituperevoli disordini I Cerchi e gli altri capi della fazione bianca uscirono dalla cittą e si ritrassero alle loro fortezze, veggendo che Carlo stesso, col pretesto di congiure e di delitti, dava mano apertamente ai loro nemici.
      Anni 1302 dell' E. V. — Quei pochi Bianchi rimasti ia cittą furono esiliati, e di questi Petracco di Parenzo padre del celebre Francesco Petrarca, e il nostro maggior poeta Dante Alighieri; i loro beni furono confiscati, le loro case disfatte , i nomi loro infamati.
      Dopo aver dato questa bella pace a Firenze Carlo tornņ esecrato a Roma per fare il conquisto della Sicilia, nella quale non fu pił savio, nč migliore, nč pił avveduto cbe si fosse stato in Firenze, tanto che vituperato e con perdita di molti dei suoi tornossene in Francia
      Colla partenza di costui parve tornar la quiete nella sconvolta cittą: solo Corso Donati,roso dal verme dell'ambizione, veggendola governata da uomini eh' egli teneva da meno di lui, agitavala calunniando i cittadini di mala amministrazione della pubblica pecunia e insolentemente minacciava e gridava di volerli puniti, adonestando cosģ la disonestą dell'animo suo, e mirando a saziar l'appetito del domandare* Questo gridģo continuo fece insorgere, com' era naturale, i calunniati, e si trascorse lant' oltre che dalle parole si venne ai fatti ; stavano da una parte i Donati coi loro consorti, dall'altra i magistrali e non pochi del popolo, soccorsi dal comune di Lucca cbe era amico al comune fiorentino.
      Anni 1304 dell'E. V. — Veniva intanlo, allo persuasioni
      ' Tempo vegg' io non molto dopo ancoi, Che tragge un altro Carlo fuor di Francia, Per far conoscer meglio e są e i suoi.
      Dante, Pur». C. XX.
      * Dante scrisse di lui, raffigurandolo a Totila : « Avendo Totila mandato fuora del tuo seno grandissima parte dei fiori, o Fiorenza, tardo in Sicilia e indarno se n'andņ n.
      Volgare Eloquio Lib. a. Cap. 6.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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