Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      capitolo secondo. 85
      moria de'posteri è naturale negli uomini, e questa vanità, informandosi dei tempi, quantunque in diverso modo, la fe sempre apertamente significata. Talora suol raccomandarsi il nome a un edifizio religioso, talora alle ricchezze tramandate e consolidate con fidecommissi in un capo della fami-~Y glia, talora cercando titoli di nobiltà , con provante e con fondazioni di commende. Oggi la boria d'un cittadino vien significata coi titoli, altra volta era significata con lascili e con pie fondazioni : a quel tempo , a quali cittadini dovremo noi far maggior plauso ?
      Pochi anni prima, nel 1288, un cittadino fiorentino, Folco Portinari, padre della Beatrice fatta immortale nelle prose e nei versi del divino Alighieri, avea cominciato a fondare a sollievo della umanità languente lo spedale di S- M. Nuova; e il comune, lieto dell'opera santa, rimerilavala di copiose elemosine, faceva, in morte del fondatore , celebrar magnifiche esequie al-virtuoso cittadino, come usava pei grandi capitani, pei magistrati più integri.
      Nel mentre che si conducevano con una alacrità mara-vigliosa tulle queste fabbriche, migliaia di braccia operavano un quarto e più ampio cerchio di mura, perchè la cresciuta popolazione non vi capiva più, ed è quello che esiste anche ai nostri giorni di una periferia di sei miglia poco più
      La scultura, animata dall'esempio della sorella primogenita, l'architettura, risorgeva e dava mano al risorgimento della pittura; Niccola Pisano ed Arnolfo erano anche scultori ; essi aveano comincialo i primi ad affissarsi nella natura, quando la pittura esercitata dai Bizantini appariva miserabile accozzo di sconce membra , di tenebrosi colori. Giunta Pisano, Gnido da Siena, Bartolommeo Fiorentino si scostarono a poco a poco da quelle goffaggini; Cimabue ebbe il merito di passar avanti di gran tratto ai suoi predecessori e di preparare la bella e castigala scuola fiorentina; a lui si debbe Io avere indovinato il genio di Giotto , che vide lant' oltre nelle arti sorelle, ed arricchì la patria di opere prodigiose ; a lui di averla dotata di tanti artisti famosi.
      1 Le mura di Firenze, compresi i risalti delle torri, dei baluardi e delle tortezze, e compresavi la larghezza de l1 Arno, girano Br. zc,3G'j. o miglia 6 e Vit Fantozzj.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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