Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

Pagina (84/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      84 storia della toscanaaltro fausto avvenimento della repubblica ; in questi editili venivano esercitandosi i migliori maestri dell' arte, e se non troviamo in que' primi tentativi eleganza di linee, ricchezza di fregi, pure vogliono esser tenuti in gran conto per la loro severità, e come quelli che furono il preludio delle maraviglie di Arnolfo di Cambio di Valdelsa, uscito dalla scuola di Niccolò Pisano. Arnolfo segna il punto del vero risorgimento dell' arte in Toscana nelle moltissime fabbriche affidategli dal comune; a lui si debbe l'ingrandimento e l'abbellimento della Badia c il modello del suo campanile; a lui la loggia di Orsammichele, destinala già a farvi il mercato del grano ; a lui l'incrostamento del tempio di San Giovanni con vaghe liste di marmi bianchi e neri ; a lui la costruzione di rocche e fortezze del contado per tenervi in freno i nobili e per guardare dalle correrie forestiere i confini. Queste furono le opere minori.
      Ad attestare il trionfo del popolo sui nobili pensò poi il comune fiorentino a tre stupendi monumenti, uno civile, gli altri due religiosi, e tutti e tre furono decretati, e a tutti e tre fu posto mano dal 1274 al 1297; Santa Maria del Fiore, Santa Croce e il palazzo dei Priori; l'architetto Arnolfo di Cambio che s'avea la fiducia del comune, e ben la meritava, corrispose alla magnanima idea de'suoi concittadini, e fece opere che desiarono le meraviglie dei contemporanei, che empiono tuttavia di rispetto e d'invidia gli uomini dei nostri giorni.
      Abbiamo detto che in Firenze erano cresciute a dismisura le ricchezze ; pure mal potremmo persuaderci che tante grandiose e magnifiche fabbriche sorgessero nello slesso tempo, ove alla ricchezza non fosse andata congiunta una gran sobrietà di costumi, una rara virtù ; e veramente, se moltissime erano le famiglie arricchitesi nel commercio, vivevano queste con gran parsimonia, facevano parte dei loro guadagni al popolo minuto, occupandolo incessantemente nei traffici, erano larghissime dei loro averi col comune, desiderose di condurre opere che ridondassero a decoro ed utilità pubblica. E la vanità e il solletico di lasciare un nome dopo morie furono anch' essi consiglieri potentissimi di queste opere sontuose. L'ambizione di sopravvivere nella me-
      LjOOQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (84/378)






Arnolfo Cambio Valdelsa Niccolò Pisano Toscana Badia Orsammichele San Giovanni Santa Maria Fiore Santa Croce Priori Arnolfo Cambio Firenze OOQle Arnolfo