Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      capitolo fh1mo. 76
      1239. Poiché cosi s' era voluto nel campo dei Fioreuiini, 1' oste d' Arezzo fu prima ad assalire ; i cavalieri faceano piovere un nembo di Treccie e Serissimi colpi di spada; i pedoni aretini si cacciavano carpone sotto i ventri dei cavalli , e armate le mani di coltella, sbudellavangli; nulladimeno gli Aretini furono rolli, non per viltà, nè per difetto di cuore, ma sì perchè I' oste fiorentina li vinceva a ribocco di numero. Il vescovo Guglielmino, Btionconle da Montefel-Iro ', con altri prodi, morirono combattendo ; il conte Guido Novello fuggì al solito, come aveva fatto in altri scontri, ma pagò la pena della sua codardia, perchè i nimici ne bruciarono e posero a sacco le castella. Dopo quella di Monlapcrli, fu questa la battaglia più sanguinosa che si combattesse in Toscana e dai cittadini di Firenze.
      Il capitano dei Fiorentini, e sembrò strano consiglio, non inseguì l'esercito rotto; se fosse corso ad Arezzo,
      1 II corpo di Buonconte da Moti te fé llro, caduto nell'Arno grosso ili ino!te acque, non si moto più: Dante Io interroga:
      :»........qual forza o qual venturaTi traviò sì fuor di Campaldino, Che non si seppe mai tua sepoltura?
      Ohi rispostegli: appiè del Casentino
      Traversa un* acqua eh* ha nome l'Arehiano, Cbe sovra 1' Ermo nasce in Apennino;
      Là 'te '1 TOcabol suo diventa vano Arriva' io forato nella gola Fuggendo a piedi e sanguinando il piano ;
      Quiri perdei la vista, e la parola Nel nome di Maria finì, e quiri Caddi, e rimase la mia carne sola.
      Io dirò '1 Tero e tu '1 ridi' tra' viri;
      L' angel di Dio mi prese, e quel d' Inferno Gridava : o tu dal ciel perchè mi privi?
      Tu te ne porti di costui 1' eternoPer una lagrimetta che '1 mi toglie ; Ha io farò dell' altro altro governo.
      Vedali tutta intera questa descritione patetica e sublimemente «ri-stìana !
      XLjOOQle


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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