Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      capitolo primo- [51
      poderosa oste, cavalcò il Mugello, cacciò in fuga una forte mano di Ghibellini, di masnade tedesche, di Senesi e di Pisani che aveano fatto capo a Monlaia nel Valdarno, taglieggiò poi colla solita rabbia il territorio di Pistoia, le tolse Titzana per far le vendette di Lucca sua collegata ed amica, ruppe i Pisani a Pontadera con grande uccisione e con infinito danno di prigionieri, sciolse l'assedio di Montalcino, fugando i Senesi, e riebbe Figliue dove i fuorusciti s' erano afforzati e minacciavano.
      Anni 1252 dell'E. V. — Tornata la pace, moltiplicate negli ozi di quella le ricchezze, si gittò nel 1252 un quarto ponte sull'Arno che si disse di Santa Trinità: poi si battè pella prima volta e prima d° ogni altra nazione in Europa, dopo la caduta dell'Impero, una moneta d'oro, che si disse il fiorino; pesò ventiquattro carati, ebbe l'impronta da un lato di San Giovanni protettore della città e del giglio dall'altra: vollero il popolo e i mercanti significare in questo modo la floridezza del loro slato e la probità della repubblica , imperciocché non era raro in quei tempi che re e imperatori adulterassero vilmente la materia delle monete e ne abusassero il valore. In fatti nelle più remote contrade il nome dei Fiorentini suonò da quel momento onoralo e temuto.
      Anni 1253 dell' E. V. — Nelle imprese del comune fiorentino già ricordate, e in quelle che si successero negli anni posteriori si vide luminoso lo sviluppamento e il trionfo della libertà democratica in Toscana, cominciati dopo la morte di Federigo II. Vedremo Firenze dal 1250 fino oltre al 1300 soprastare agli altri comuni di Toscana, esser primo del partito guelfo in Italia ; Pisa all' incontro rimettere ogni dì più della antica grandezza, e scontare aspramente la pertinacia nel sostenere la causa ghibellina. Infatti nel proposto di far sempre più grande la loro parte e non mossi già
      1 Lamberto Frescobaldi, uno degli Anziani, che area le sue case in quel punto dell'Arno, s'adoperò caldamente perchè fosse fatto questo ponte.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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