Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      storia bella toscafunazione indipendente, imperciocché non mancarono a lui nč magnanimitā di pensieri, nč valore nelle battaglie, nč costanza nelle avversitā, nč amore per l'Italia, che era pure sua patria e di cui parlava elegantemente la lingua; fu eziandio largo proteggitore dei dotti, amico ai poeti, versalissi-mo nelle lingue d'Europa e d' Oriente, poeta egli pure, ove si ponga mente all'infanzia dell'italico idioma che alla sua corte formavasi, degnissimo di elogio. La tristizia dei tempi, l'imperversar delle parti fecero strumento di sventura all'Italia colui che era nato forse per farla felice.
      Anni 1251 dell' E. V. — Per mille modi fu significata in Firenze e nel contado la gioia di questa morte; i Guelfi che stavano in bando, or che si erano vie pių dileguati i sospetti, si fecero tornare; si volle chele due fazioni si rappacificassero ; ma non v' era modo di tenerle d'accordo, perchč neppur la dolcezza vale a temperar l'odio d'un nemico vinto ed umilialo. La parte guelfa che rappresentava la fazione popolana, sdegnata che i Ghibellini ostassero alle leggi del comune e non volessero usar le armi per lui contro Pistoia, ad argomento di superioritā, dopo averne bandite le pių ostinate famiglie, fece alto imprudente e riprovevole , mulando la propria insegna. Aveva il comune per lo passalo un giglio bianco in campo rosso ; i Guelfi vollero bianco il campo , rosso il giglio , e lasciarono alla fazione avversa i primi colori; mutamento che esacerbō e mantenne gli odii fra loro.
      Dibassava intanto ogni di pių la parie ghibellina per tulta Italia; ogni di pių crescevano di potenza e di ardire i Guelfi ; la morte di Federigo e la pertinacia dei pontefici a combaltere gė' imperiali colle armi e colle scomuniche avea-no inanimilo questi, aveano scemalo le simpatie di quella. I banditi da Firenze, riparalisi a Siena ed a Pisa, validamente spalleggiali e soccorsi dagli Ubaldini e dai conti Guidi del Mugello, e aizzati dai potenti signori romagnuoli s'apparecchiavano ai danni della repubblica; ma questa che, mirando a sedar coli' esiglio dei ribelli la guerra civile, si era tirata addosso una gran tempesta al di fuori, senza mancare a sč stessa, stelle sola contro tulli, e ragunala unay


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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