Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      36 storia della toscanaderigo, si mostrò più di lui geloso della sua autorità e della sua potenza in Italia, e in questo proposito volle far della Toscana e di tutti i beni della contessa Matilde, che non erano stati ancora restituiti alla Santa Sede, un ducato, investendone il fratello Filippo duca di Svevia ; che si disse allora Filippo II duca di Toscana, e li smunse e li guastò eon gravissime imposte. Mal sarebbe capitata forse sotto il governo aspro e crudele di costui tutta l'Italia 1 se la morte (an. 1197) non avesse troncalo il corso alle sue avventatezze, o forse fu un altro male che il padre suo, o che egli non avessero potuto farne un solo corpo unito e compatto. L'imperatore lasciava, in tenera età, un figlio, che fu poi Federigo II; per la qual cosa Filippo suo zio, guarnita con forti presidii la Toscana, corse tosto in Germania per sedarvi una orribile guerra suscitata dai pretendenti al trono, la quale durò più di dieci anni, insanguinando e ponendo a soqquadro ogni cosa- Per questo avvenimento furono stornate le ire imperiali dalla Toscana, e i comuni poterono a loro agio intendersi fra loro, fortificarsi e pensar più seriamente alla indipendenza; in questo concetto si accostò loro il pontefice che nella vacanza dell' impero avea riposto in campo i suoi diritti alla eredità della contessa Matilde e colle armi si apprestava a sostenerli ad oltranza.
      Anni 1198 dell'E. V. — Era pontefice allora Innocenzio III, creato nel 1198; dotato d'una indole risoluta e tenace, volse subito l'animo a cacciar dall'Italia centralei Tedeschi lasciativi col titolo di duchi e di marchesi da Arrigo VI, e veramente li scacciò dalla Romagna e da Spoleto ; avrebbe voluto usar le armi anche in Toscana e liberarla dai vicari imperiali e dai signori forestieri, ma qui erano più solidamente impiantati, qui le città, che si reggevano a comune, non pareano disposte a rinunciare ai loro privilegi, alle loro immunità con tanto studio acquistate, per darsi ad altro pa-
      > Nello stesso tempo il ducato di Romagna e il marchesato di Ancona furono dati a governare al siniscalco Marqualdo \ e il marchesato di Spoleto , composto di usurpamenti fatti alla Santa Sede, a Corrado Xosca-in-Cervello.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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