Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      32 storia della toscanaTulli gli storici paiono d'accordo a scrivere che il novello reggimento cominciasse in sui primi anni del secolo XII, e s'appoggiano a un atto del 1102 emanato dalla giurisdizione dei consoli, in forza del quale si promette aiuto agli abitami del castello di Pogna in Valdelsa, chiedendone in ricambio giuramento di fedeltą e d'amicizia.
      Anche il numero dei consoli č incerto; furono talora due , talora quattro, talora sei, forse seguendo il numero dei quartieri o dei sestieri: altri -li portano a pił. Oltre i consoli v' era un consiglio di cento senatori o buonomini, e tutti insieme amministravano la cosa pubblica, facevano giustizia e capitanavano quando occorresse gli eserciti.
      Non erano cessale intanto le pretensioni degl' imperatori sui beui lasciati dalla contessa Matilde alla Chiesa ; e spesso calavano in Italia con numerosi eserciti, o talora vi mandavano loro vicarj e iteravano minacce di gaslighi se le cittą italiane non si piegassero ad obbedienza; ma queste stesse pretensioni che alimentavano lo liti coi pontefici, non essendo sostenute gagliardamente dalla forza dell'armi, rivelavano la debolezza imperiale, e le nostre cittą se ne avvantaggia- ' vano per fortificarsi, per tutelare con ogni possibile sforzo le loro libertą. Morto Arrigo V imperatore, non seppe Lotario lģ nč farsi temere, uč farsi rispettare, ed ebbe a ri-varcar le Alpi non senza vergogna ; Corrado III, trattenuto da continue guerre in Germania e dall'impresa di Terra Santa, alla quale ebbe compagno quel Cacriaguida fiorentino antenato di Dante ', non si mostrņ fra noi ; il potere di fatto sull' Italia era sfuggito di mano agli imperatori tedeschi, quantunque grande durasse tuttavia la venerazione pel nome imperiale. Nota il Muratori che la loro azione si riduceva a confermare certe consuetudini e privilegi locali, a proteggere nobili e monasteri, a pronunciar qualche sentenza in
      1 Dante fa dite a CacciaguiJa nel Canto XV del Paradiso: Poi seguitai lo iraperador Corrado, Ed ei mi cinse della sua milizia Tanto per bene oprar gli ventii a grado. Dietro gli andai incontro alla nequizia Di quella legge, il cui popolo usurpa, Per colpa de' pastor vostra giustizia.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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