Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      capitolo primo- [29
      Anche Lucca, antica colonia romana, prima sede dei duchi in Toscana nei tempi che abbiamo discorsi, cominciò più tardi a governarsi a comune.
      Siena, della quale, come d'ogn' altra antica città di Toscana, tralasceremo di notar le incerte origini, per amore di brevità, fu colonia dedotta da Roma, sali a gran potenza come repubblica, e la vedremo più tardi rivaleggiare con Firenze e con Pisa.
      Arezzo, che vanta più remota origine e più illustre, e che molto ebbe a patire delle irruzioni barbariche, quantunque signoreggiata, per la loro grande influenza e le loro ricchezze, dai suoi vescovi 1, si costituì anch' essa in reggimento repubblicano, e crebbe notabilmente il suo territorio dal Tevere a Monlalcino, dalle Alpi al Trasimeno.
      Firenze in questo tempo, nata da umili principi > fra le gole degli Appennini, e sulle rive dell' Arno, erasi data operosamente alle industrie d'ogni maniera e al commercio interno, e, a documento di cresciuta popolazione e di po. lenza, aveva nel 1078 allargato il secondo cerchio delle sue mura cittadine, forse più augusto del primo.
      Cominciava il secondo cerchio dal canto dei Pazzi dal lato di levante, dov' era la porta, delta di San Piero Maggiore da una chiesa suburbana di questo nome ; continuava fino all' altea chiesa della Santa Maria in Campo e al canto detto oggi alla Paglia, dov'era un'altra porla, detta del Duomo o del Vescovo. In questo tratto erano due portic-ciuole o postierle, a capo della via dei Servi una, della via dei Martelli 1' altra. Dal canto alla Paglia andavan le mura sin presso alla chiesa di San Pancrazio, da cui traeva il nome la porta; volgevano poi verso la via di Porta Rossa, cosi delta dal nome d' una porla che v' era ; correvano per la via di Tcrma infino alla porla Santa Maria, passalo il canto di Mercato Nuovo presso all' Arno ; di qui proseguivano fino al castello d' Allafronle, andavano alla chiesa di San Firenze, e movevano dirittamente a ricongiungersi al
      1 La potenza dei vescovi io Italia crebbe sotto Ottone il Grande ; avendo egli cominciato ad alfidar loro il governo delle città. Vedi Ann. del Muratori ad an. 968.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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