Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      capitolo primo- [25
      oppressi, di raccomandare a questi la sofferenza nella sventura , prometteva premi eterni ad affanni passeggici e transitori ; ma i prepotenti a malincuore e di rado cessavano dalle loro scellerate libidini, e teneano gli uomini (figli tutti di uno stesso Padre, riscattati tutti dallo stesso prezzo divino ) come merce da farne mercato ed ogni pių tristo uso.
      Gli storici antichi fiorentini citano con onore il nome d' un marchese Ugo di Brandeburgo, mandato vicario da Ottone Ili, fondatore di pių abbazie in Toscana, e forse di quella attuale di Benedettini o monaci neri in Firenze ; e lo dicono largo delle sterminate sue ricchezze agli ecclesiastici, e lo chiamano grande e giusto e pio, come quegli che soleva nel tempo della caccia o d'una correria militare staccarsi dai suoi per visitare le umili capanne de'coloni e dei servi; nulladimeno, quantunque fino ai nostri giorni si duri a ripetere nella Abbazia fiorentina le sue lodi, non ci offrono le storie alcun documento certo per giustificarle; non sappiamo che la condizione dei Toscani sotto il suo governo fosse men dura, nč crediamo che le sue larghezze a prō delle chiese e dei monaci non riuscissero piuttosto perniciose ai suoi sudditi angariati. Morė costui senza prole e gli successe uno straniero, Tedaldo, dal quale nacque Bonifazio Iti marito della contessa Beatrice e padre della celebre contessa Matilde-
      Anni 1069 dell'E. V. —Troviamo che nel 1069, poco dopo la morte di Bonifazio e le novelle nozze di Beatrice con Goffredo duca di Lorena, passasse per Firenze l'imperatore Arrigo III, e vi s'imbattesse col pontefice Vittore II che vi celebrava un concilio; il qual fatto ci dā sempre pių ragione di credere che Firenze fosse notabilmente cresciuta in fama e di comodi edifizj.
      La contessa Matilde, donna religiosa ed astuta, erede di vastissimi dominj, non solo in Toscana, ma anche nel-l'Italia superiore, empič del suo nome il mondo , sostenendo a pių potere i pontefici nelle gravi controversie insorte tra l'Impero e la Chiesa che in quei giorni erasi fatta, siccome notammo, potenza politica e ricca di domimi temporali. Le controversie erano nate a motivo delle investitureLjOOQle


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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