Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      capitolo primo- [23
      barbari, e fino contro il pontefice Adriano I che avealo chiamato.
      Ma Carlo, cui fu dato dai posteri appellativo di Magno, instancabile nelle lunghe e terribili guerre che ebbe a sostenere , ardito ed ambizioso, aggiunse conquiste a conquiste , debellò genti infinite in Germania, prostrò i suoi nemici, lutti li sottopose o li fece stare col terror del suo nome, e i paesi vinti riunì in una sola e sterminata monarchia. Il pontefice Leone III, succeduto ad Adriano I, gli pose in capo nel di del natale di Cristo ( 800) la corona, e cosi in forza della podestà pontificia rivisse in Italia l'impero d'Occidente nella persona di un Barbaro.
      Carlo, figura colossale del medio-evo, che ha stancato le penne dei poeti, degli storici e dei romanzieri, fu crudele, dissoluto, ignorante; ogni ragione, ogni diritto riponeva nel ferro, e quantunque , spintovi dalle tradizioni venerate dell'antichità, si adoperasse a far rivivere gli studi trasandati, non gli fu fatto abilità di riuscire a buon fine, perchè la società era inquieta e sconvolta, perchè gli uomini oppressi da schiavitù non poteano levar la mente avvilita e prostrata a quegli studi che vogliono quiete e serenità.
      Gli officiali di Carlo, duchi, conti e marchesi, commettendo poi ogni maniera di esorbitanze e di scelleraggini, aggravando i tributi, abusando per ogni via il loro potere, faceano mille volte più trista la condizione dei popoli, e crescevano a ribocco l'odio contro i dominatori e contro i loro decreti Vuoisi nondimeno notare che della necessità in cui era l'imperatore di raffermare la sua sterminata monarchia assaissimo si avvantaggiarono gì' Italiani ; e più se ne avvantaggiarono. sotto i successori di lui ; prova ne sia l'indipendenza del ducalo di Benevento, di Venezia e del papato.
      E qui non importerà spender parole a dimostrare l'opinione di alcuni cronisti e di altri scrittori che dissero Firenze riedificata da Carlo Magno, poiché non è vero che ella fosse distrutta da Tolila; forse, perchè soleva Carlo visitarla spesso e si compiaceva di farvi stanza, non sarebbe improbabile che la crescesse e la abbellisse di qualche edi-
      1 Le leggi di Carlo Magno si chiamarono Capitolari perchè divise per capitoli. Non pare che tutte arrisero vigore in Italia.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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