Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      18 storia della toscanale imposte fra i cittadini e amministravano la pccnnia pubblica ; ebbe eziandio libera la elezione dei giudici in materie di lieve importanza.
      Ora, siccome fu detto con molla veritą che la storia di Roma, considerala da un certo puuto di visla, altro non č che la storia di una sola cittą, cosģ non si debbe far le maraviglie se per lutto quel tempo che durņ l'Impero ci av-venghiamo appena nel nome di Firenze, la quale, siccome ogni altra colonia, rimaneva assorbita in quel gran centro del mondo cui erano volti con paura e con stupore tutti gli occhi e tutte le menti, cui erano devote le braccia e le fortune di quasi tutto il mondo.
      Nulladimeno si trova falla menzione di Firenze in un decreto dei duumviri fiorentini per certe feste pubbliche ed annue solite farsi nei giorni natalizi di Augusto, di Tiberio e di Livia Augusta ; e negli annali di Tacito si legge, come correndo il sedicesimo anno dell' Era Volgare, i Fiorentini spedissero alcuni loro ambasciatori al senato di Roma per stornarlo dal disegno che aveva di volger le acque della Chiana nell'Amo, che, rigonfio di soverchio, sarebbe riuscito a danno del loro territorio. Sia che paressero fondate e giuste le lagnanze della colonia, sia che Firenze, come potrebbe argomentarsi, godesse gią da quel tempo d'una certa estimazione, sappiamo dallo slesso Tacito che le istanze della colonia furono esaudite.
      Gli eruditi fiorentini hanno parlato lungamente d'un Campidoglio nell' antica Firenze, ponendolo dove č oggi il mercato vecchio ; d'un Anfiteatro, che dicevasi Palagio o Parlaselo, presso l'attuai chiesa di San Simone, delle Terme, in quella via che ne serba tuttora il nome, e di altri edilģzi di grave struttura e di pubblico decoro, i quali tutti starebbero a significare floridezza crescente nella cittą e frequenza di abitatori-Aggiungasi che la via Cassia fu dall'imperatore Adriano continuala da Chiusi fino a Firenze, facilitandone cosģ la comunicazione con Homa; il che dovette non poco avvantaggiarne i negozi politici e commerciali; nulladimeno Firenze, lontana dal mare e dalle vie pił importanti che riannodavano le contrade settentrionali alle meridionali dell'Italia, non potč per allora misurarsi con Pisa,


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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