Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      alla gioventù toscana 11
      vera; e sanno gli amici nostri, e sanno i buoni istitutori che a questa nostra fatica, qualunque ella fosse riuscita, vollero far buon viso, che noi agli sbrani fattivi, non potevamo opporre che un dispettoso silenzio!
      Ma oggi, mutate le condizioni dei tempi, siamo tornati con amore e con alacrità sul nostro lavoro, lo abbiamo qua e là ritoccato, corretto, emendato, accresciuto, ed accresciuto di tal parte che a malincuore avevamo dovuto rinunciare a far di pubblico diritto ; vogliamo dire di quel periodo che dal 1825, punto al quale ci arrestammo quasi in tronco, corre fino ai giorni presenti. E ci gode l'animo come d'una festa in famiglia, di poterlo oggi continuare fino all'anno 1847, imperciocché ne sarà dato dire, senza tema della forbice ingrata, dei benefizi grandissimi che l'ottimo Leopoldo II largiva ai suoi popoli nel-1* operoso suo regno ; della gratitudine che i popoli gliene hanno in mille modi significata, e dell'amore di che lo proseguono, imperciocché sperano e con fondamento di moslrarglisi ogni dì più degni di maggiori benefizj e di istituzioni accomodate ai bisogni di tempi e alla indipendenza d' Italia. E i nostri figliuoli e i nostri nipoti in rileggendo le storie di questo periodo benediranno al prìncipe riformatore.
      - BNfr-


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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Leopoldo II Italia Nfr-