Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      alla gioventł toscana 9
      Voi intanto sappiateci buon grado dell'intenzione, e siateci cortesi di benigna accoglienza.
      Scrivevamo queste parole nell'agosto del 1845; oggi per la grazia di Dio siamo pervenuti alla fine del 1847 — due anni soli •, eppure da quel passato ci divide ormai una distanza che sembra incommensurabile J II maggio del 1847 inaugurņ un' eia novella per la nostra Toscana ; nel maggio del 1847 la Toscana cominciņ a correre una via di riordinamento civile. Leopoldo II, che non poteva rinnegare le tradizioni della famiglia di Lorena e dell'avo immortale, gettņ le basi di questo riordinamento con una moderala libertą della stampa, col promettere la riforma del sistema municipale, la riforma della Consulta di Stato, quella della Polizia, delle leggi civili e delle leggi criminali; e di quest'ultima riforma il primo saggio non fu niente meno che 1' abolizione della pena di morte !
      Nel 1848, niuno che Italiano non fosse, pensava all' Italia, o la spregiava, perchč questa č la sorte,dei deboli-, dal maggio del 1847 in poi, auspicante Pio IX, seguendolo con amore e con fermezza Leopoldo II di Toscana, e indi a non molto Carlo Alberto di Piemonte, tutti gli occhi si sono volti all' Italia che desta speranze di splendido avvenire. L'Italia ha rivelato finamente la forza della sua nazionalitą ponendo in campo legittimi diritti, appoggiata alla pubblica ragione civile; e all'Italia


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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