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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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Elemento JV. — « In potere della Principessa furono sorprese lettere di borbonici a borbonici, di cospiratori a cospiratori, ed una lettera benanche per Francesco II, ch'ella di qui recava a Roma ».
Questo elemento costituirebbe in vero una prova flagrante della su£ complicità nel reato di cospirazione, e un indizio fors'an-cbe della sua partecipazione al reato stesso. Ma i fatti su cui si adagia, alquanto confusamente qui posti, giustizia vuole sien ridotti alla loro schietta e provata realità.
Dalla sentenza stessa emerge, che presso la Principessa furon trovate varie lettere indirette a signore e gentiluomini dimoranti in Roma, una lettera aperta del prenomato Roberti per Francesco Borbone, ed un plico di più fogli suggellato, all'indirizzo del Duca Michele Caracciolo di Brienza, consegnatole dal cav. Quattromani. Esaminiamo dunque attentamente tali documenti, nel rapporto della pretesa correità o scienza di lei nella cospirazicne in proposito.
Sapesse ella o no, e fosse o no in lutto
Plinio [Episl. I. 5; 11, 20,' IV, 2, 7; VI, 5; Paneg. cap. 34 e 35), Svelonio (in Claudio), Ammiano (lib. 14), e Cujaccio, e Perezio, ed altri vari (su delle leggi) — Appresso l'Imperator Federico, insta u-ralore appo noi del processo inquisitorio, non animi-te denunzia senza ««scrizione (cost. praetenti lego, I, 34) — Il rito 190 della Vicaria esigeva non solo la sofcrizione, ina benanco la deposizione giurata del denunziente; senza di che non da vasi luogo a procedimento — Carlo Borbone, con rescritto del 9 febbrajo 1745, vietò per qualunque causa riceversi di denunzie anonime; volle anzi la soscrizione Tosse autenticata da pubblico notajo. E con altri rescritti de' 31 ottobre e 5 dicembre 1750, ne ordinò la preventiva ratificazione innanzi al magistrato — Quindi gli art. 28 e 63 delle leggi di proc. penale del 1819; quindi il rescritto del 28 seUembre 182*2; quindi l'art. 15 della istruzione per la gendarmerìa del 26 dicembre 1827; quindi gli art. 1 e 2 del Codice leo-poldino di Toscana; quindi l'altro rescrìtto del 1849 (sotto Peccheneda ! ); e quindi l'art. 100 dell'aUual codice di proc. penale Italiano: che tutU più o meno ricisamente denegano ogni qualsiasi potere alla oc-. rulla denunzia quando non vedasi sottoscrìtta.
vero, che Borbonici eran coloro cui le varie lettere erano dirette, e coloro eziandio che le dettavano, il che è ancora men provato e più dubbio ; è però sempre evidente che desse nulla affatto contengono di cospirazione : e se non del tutto devote all' attuale ordine di cose, non però son tali da potersi dire criminose; tanto che nè il Pubblico Ministero nè la Corte islessa sonosi credute in grado d'incriminarne gli autori. Non mai dunque aggravar se ne potrebbe la responsabilità della Sciarra, non essendo mica ideabile correità nè complicità in crimine che non esiste.
Lo stesso può dirsi della lettera del Roberti, volendosi anche ritenere eh' ella per una indiscreta curiosità ne abbia letto e conosciuto il tenore. 11 quale comunque scrupolosi* et investigantis artibus siasi cercato rivestire di tinte assai gravi e sinistre, da sfuggire per altro a chi meno avvisatamente vi leggesse; è pur tuttavia certo, che l'autore di essa lettera non fu incriminato : torna quindi in prò della Sciarra l'argomento di contraddizione qui sopra enunciato. E la Corte istessa mostravasi di ciò convinta, quando altrove diceva: a A donna del suo carattere non isfuggiva, che di quella lettera il codice penale non avea conto; siccom'ella stessa giudicò, quando, leggendola, condiscese a farsene portatrice ».
Non resta dunque che il plico suggellato, del cui contenuto niuno dissimular sa-prehbesi la gravezza. Ma riman sempre vero,, che il plico era suggellato; che il suo indirizzo non era in cifre, ne ad un nome supposto o contraffatto; che erale stato consegnato da un vecchio cieco e non sospetto; e che in fine nulla affatto avvi che provi partecipe, od anco puramente conscia la Barberini del contenuto in esso plico.
La Corte, bene scorgendo la importanza*, di cotali vuoti, faceva ogni poter suo per dimostrare fondata questa sua convinzione :
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