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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 276 — — 290 —
   pubblicava il Napoli che rappresentava, per così dire , la intelligenza e 1' aristocrazia del partito reazionario, che propugnava il principio della federazione e la restaurazione de Borboni. Ed i giornali sedicenti religiosi rotto ogni freno, s'eran messi a predicar la rivolta col più sfacciato cinismo, facendo uno strano e sacrìlego miscuglio della Religione e de' Borboni, delUrcroce e del pugnale, del prete e del brigante, ricordando in mezzo al secolo XIX l'immagine del cardinale Ruffo, che con una mano benediceva, e coll'altra assassinava.
   Vi ha la stampa che propugna princi-pii ed opinioni ; e la stampa che incita all'azione, ed è mezzo di rivoluzione. I giornali di cui discorriamo erano del secondo genere. Si pubblicavano mentre i congiurati si riunivano in consiglio; aggregavano affiliati; raccoglievan denaro e provocavano il clero alla sedizione. E tra i congiurati e gli scrittori di questi periodici non è possibile che non vi fosse una ser greta corrispondenza. «Qui (si dice in fatti, nella lettera in cifra del 4 gennaio) qui la Polizia si prende ogni giorno tutti i giornali contrarii. » E poi soggiunge con compiacimento ma tono però più ostinati ed escono sempre. » E la pruova che i cospiratori ispiravano e scrivevano il giornale Napoli ò evidente, non potendo essere altro il giornale di Colucci a cui si accenna nella lettera. « Dite ad A, scrive Sertorio a Clarenzio che gli farò tenere ciò che sul giornale di Colucci avranno pensato 91. 93, 91 e noi. »
   Pu stampato e sparso fra gli altri un proclama che invitava i cittadini a muoversi in favore di Francesco II, che porta la data del 31 dicembre 1862, e finisce colle parole - Vtca Francesco II. - Viva la Costituzione. Vita 1' Autonomia delie due Sicilie. - E nel 16 gennaio furon trovati, affissi nella Città ed in parecchi paesi
   circostanti, de' cartelli ov'era scritto Km Francesco - ovvero Maestà i napoletani spogliati da un assassino hanno ancor* Im di gridare viva Francesco II.
   Or nella lettera del ì gennaio Sertorio dice a Clarenzio: « Sentirete parlare d'ito tremendo proclama a prò del Re, e nel giorno 16 cartelli di Viva Francesco li. 1863 opera entrambi di repubblicani cbe servono noi. » Si può dubitare che il proclama del 31 dicembre non sia quello di cai « parla in questa lettera ; a che i cartelli sorpresi il 16 gennaio non sieno quelli slessi che nella lettera si dice che nel 16 gennaio appunto doveano essere affissi?
   E si noti che il 16 gennaio le lettere non erano state ancora decifrate; nessuno sapeva che i cospiratori avessero appatec-chiati quei cartelli per affiggerli il 16 gennaio. Questo riscontro tra quel che si dice nella lettera, e quel che poi si avvera, i la più gran prova dèlia realtà delle cote che si dicono nella lettera, e che proda® ed affissi furon scrìtti e sparsi per open dei congiurati. Per la qual cosa i processi che riguardano questi scrìtti sediziosi pubblicati negli ultimi mesi del 68, e fino oltre la metà di gennaio del 63 vanno uniti a questa processura : e gì' impalali debbono rispondere alla giustizia non solo del reato di cospirazione; ma di questo altro delitto (di provocazione a commettere reato) che mentre è prova e mezzo della cospirazione, non cessa d'essere un reato sui generis.
   Noi taciamo di proposito delle altre operazioni di cotesto Comitato ; di ((iella d'introdurre a tradimento i suoi affiliati nelle pubbliche Amministrazioni per averci della influenza; come esso voleva che iberno facesse restando al Governo del Monte della Misericordia ; noi taciamo del loro disegno di pescare un signore inglese Uri Lennox e di circondarlo, e della falsai
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