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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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piuttosto rilevante. Era vestita di nero, e negl' interrogatorii mostrò una dignità di miglior causa. - Le sue risposte furono pronte, precise, e molto contegnose.
Al contrario il Quattromani ci sembrò molto imbaccialo, e spesso il suo discorso fu contradittorio. Furono esaminati parecchi testimoni fra i quali il Poggiali, ed il Leandro delegati di P. S. La folla accorsa moltissima, e nelle tribune si distinguevano parecchie signore. La Corte fu presieduta dal signor de Nardis, ed il Banco dell'accusa occupato dal Procuratore Generale Giliberto Dopo che avremo assistito all'intero processo ne daremo un completo resoconto.
Giovedì 3 Settembre Ì863.
Corte d'Assise. — Seguitando a parlare delle circostanze, che accompagnarono la discussione del processo Barberini Sciarra, abbiamo a notare un alto di deferenza, che colpi la coscienza pubblica, e pose il malumore negli astanti sino a provocare delle grida, e dei fischi — Noi non crediamo violare le regole di cavalleria, se aggiustandoci al criterio del paese giudichiamo malfatto quel far sedere in posti di distinzione gli accusati — 11 seggio dei rei è lo sgabello — allo sgabello sedè Mario Pagano, Cirillo, la Pimentel, la Sanfelice — allo sgabello sederono le migliaia di vittime d'ambo i sessi, colpite dal sospetto borbonico 1 Perchè dunque i giudici di un governo liberale permettono che la Principessa Sciarra ed il Quattromani accusati di cospirazione contro la- libertà, ed Unità della Patria, sedessero nel pretorio, designando una distinzione odiosa, e conlraditloria alla leggenda del medesimo Tribunale, che dice — / cittadini sono tutti eguali innanzi alla legge ? È questo il modo pratico di fare intendere i sensi della giustizia da un governo, che sì dice liberale?
Noi con ciò non intendiamo ringarire
sulla sorte degli accusati ; anzi saremo lietissimi se dalia discussione del processo invece di uscirne due nemici, vedessimo sorgere due amici della Patria Italiana !
Diciamo soltanto ciò nell'interesse della comune giustizia.
UL PAESE Napoli 2 Settembre 4863.
Cronaca Interna
Ieri alle ore 11 si aprì il dibattimento della causa politica contro la pricipessa Barberini Sciarra, cav. Quattromani e 7 complici assenti nel 1* Circolo delle Assise, presieduto dal sig. de Nardis, col sig. Gioberti al posto del P. M.
Gli accusati non sedevano alla solita scranna dei rei, ma sibbene su due sedie situate nel pretorio. La Sciarra era accompagnata da due cameriere. Vestiva un abito di seta nera con un cappellino alla francese bianco , ornato da fiori color lilà da cui cadeva sul volto un velo nero. Il suo contegno è dignitoso. 11 suo volto non disgradevole per lo più sereno , ma a volte a volte si atteggia ad un sorriso beffando.
I suoi occhi molto vivaci sono di grande mobilità. Accusa l'età di un quarant'anni.
La sua posilura abituale è quella di tenere il ventaglio chiuso poggiato sulle labbra.
II Quattromani, ha pizzo e'mustacchio di un bianco perfetto che fanno contrasto vivace colorito del suo volto. Il suo aspetto comunque cieco, riesce alquanto miponente. Era vestito tutto di nero. In una mano teneva il suo cappello e nell'altro un fazzoletto bianco col quale spesso asciugava il suo volto e la testa calva.
Il presidente aprì il dibattimento tessendo ai giurati un reassunto dei fatti processuali, dai quali risulta l'accusa a danno degl'imputati.
Poi passò allo interrogatorio della Bar-berini-Sciarra, la quale rispondeva con
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