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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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.nostravasi oratore, e giureconsulto ad un tempo.
Nella medesima sala il giorno 1' Settembre si svolgerà un altro dramma che sebbene di altro genere, non mancherà di eccitare la pubblica curiosità ; noi alludiamo al processo d'una patrìzia Romana, e d'un cavaliere, e poeta napoletano. In quel giorno non è l'uomo che circonvenuto dalla cupidigia dell'oro arma la mano di pugnale e istigato da trista femmina uccide, e fa in pezzi il cadavere del derubato: no: in quel giorno sederanno «olla panca degli accusati:
1* Carolina d'Andrea marchesa di Pe-scopagano , Principessa Barberini Colonna di Sciarra.
2* II Cavalier Quattromani.
E apparirà di lontano, come un genio del male, un'altra dama la Marchesa Sofia de' Medici, che da Roma sorriderà sicura, e sodisfatta di tutte le sue malvagie opere. Ma qual reato commisero, quali leggi violarono la Principessa Barberini ed il Cavalier Quattromani? Un reato di Maestà; essi volevano calpestare il plebiscito, e ridarci l'esecrata dinastia borbonica. Essi congiuravano per disfare l'Italia. Oh la strana, e scempiata accusa! Una donna, ed un cieco avrebbero potato disfare l'Italia ricostituita da 82 milioni d'uomini. L'Italia di San Martino, di Marsala e del Volturno t Se quest'accusa si movesse agli attuali ministri non esiteremmo un' istante a crederci, perchè le loro opere ne svelano i perfidi disegni ma per la signora Colonna di Sciarra, ed il Cavalier Quattromani non vi cade ombra di dubbio, essi non volevano, e molto meno potevano disfare l'Italia.
In fatti noi abbiamo letto il processo, noi vagliammo le pruove con tanta sagacia messe insieme dai Magistrati della Sezione di accusa noi percorremmo 1' atto di accusa del signor Procurator generale
Giannuzzi Savelli, ed in vero siamo costretti a ripetere col difensore della Principessa Colonna di Sciarra, l'Avvocato Tarantini. QUESTA DONNA AVEVA UN SOLO AMORE, IL FIGLIO ! !
Ed in fatti svolgendo le pagine dei commenti alla sentenza della Sezione di accusa e le altre della memoria testé pubblicata dall'Avvocato Tarantini ci sic rt sempre più convinti, che la patrizia ! mana fu una vittima del più nero in'ri e mai più la fanatica borbonica, la , siasta restauratrice del trono infranto da uu solenne voto popolare — La marchesa Solio de Medici forse per gelosia donnesca, a quale uno stromento della vendetta d'un comitato ultra-reazionario, ordì la trarne contro la signora' Barberini Sciarra. — l a Medici, e non altri scrisse le lettere in cifre, (ed una solenne perizia lo conferma), la Medici le chiuse in vece di altre nel pacco che poi sigillato fu dal Quattro-mani consegnato alla sig. Barberini in pubblico ed alla presenza del Testimone Achille Rossi.
Ed in quel pacco , buon Dio ! quali lettere contenevansi? E quali pensieri esprimevano le fatali cifre delle lettere? i pensieri i più futili, i più sciocchi; nè l'accusa offre la menoma pruova per dimostrare che la principessa Colónna di Sciarra era sciente o complice di tante sciocchezze di cosi stupide mene.
Noi siamo conseguenti, ed assoluti nei nostri giudizii — 0 la Principessa Barberini di Sciarra era iniziata ai segreti conciliaboli reazionarii o no: nel primo caso addiveniva inutile la lettera in cifra, e nel secondo essa fu tratta in inganno dal più antico dei suoi amici e questi alla sua volta trovossi impacciato per l'opera di Sofia de Medici.
Una donna dell'ingegno della signora Barberini Sciarra non aveva mestieri di.por-
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