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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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C. P. vedova d' un altro funzionario Borbonico ; che scaglia sarcasmi ed ingiurie sol governo, che lo accusa d'ogni nefan-digia, quantunque (essa dice) io viva con la pensione di questo governo ed abbia un figlio a Torino cap& sezione condire quattro mila all'anno, preferito lui borbonico nell'impiego ad altro che vi aveva diritto.
Un ultimo foglio a S. M*. è d'un ricco Barone , noto alla borsa , e più per essere stato sostegno al governo reazionario dal 1849 in poi.
Tutta la tela giudiziaria di questo processo-di tanta aspettazione, e che rapidamente svolgemmo, svela gli sforzi puerili d'un partito vinto e caduto, le macchinazioni di frati, e di preti, e addita nel tempo stesso come centro della cospirazione sia Roma.
11 governo istruito dall'inchiesta parlamentare sol brigantaggio, ora più particolarmente potrà convincersi dalle parole dei magistrati della sezione di accusa, i quali nel processo Sciarra lealmente affermano esser pienamente dimostrato che tutte le congiure mettono capo a Roma. Faranno senno i reggitori dello Stato, e cercheranno una volta la via della salvezza, o saremo condannati a subire sempre il flagello del brigantaggio e le congiure reazionarie?
Noi ne dubitiamo.
Napoli 9 Luglio 4863.
Uno scandalo nuovo. — La sentenza di accusa della Principessa Sciarra Barberini e del Quattromani non era stata notificata ai prevenuti sino a tutta la sera dell' otto andante, questa sentenza era segreta ancora, l'atto di accusa non era pubblicato, e intanto la mattina degli otto si vendeva per le sale dei tribunali, e per le vie della Città un libercolo che conteneva parola, a parola il pronunziato dei Magistrali.
Noi domandiamo al Procurator generale Mirabelli, perchè metta il dito sui colpevoli
dell'abuso, e dello scandalo se non noie che si pensi esservi intervenuto il governo, e che si desideri ad ogni costo ona condanna mercè la pressione sulla cosciena pubblica, mercè brutti raggiri che sodo un'onta, ed un'offesa all'indipendenza dei giurati, e della magistratura.
Napoli 6 Agosto 4863.
In una corrispondenza di Napoli al Movimento di Genova: si legge che i Magi-« strati della sezione d'accusa mostrarono a fermezza nel rinviare dinanzi alle assiste « la Principessa Sciarra Barberini, e la « Marchesa Sofia Medici — « Che qoeste < due nobili dame sederanno come le uW « time delle popolane sulla panca degli « accusati e che tutt'i mezzi di comi» « zione per sedurre i giurati stiansi impie-« gando, ma tutto andrà a vuoto et.
II corrispondente del foglio ligure ùggia a quel che pare verso la luna. La Signora Marchesa Medici si è prima (itti fuggire, e poi si è spedito contro di lein mandato di cattura e la Sciarra non p sedurre o corrompere alcun giurato peti» potente ragione, che la lista dei già» della quindicina di Agosto che dovevo» giudicarla non è ancor fatta.
Napoli 26 Agosto 4865.
le assi sis
Il nostro popolo dalle passioni ardenti, immaginoso, ed intelligente , cerca coi avidità tutte le emozioni or nelle feste < or nelle chiese, e finalmente nei (franai che si svolgono dinanzi ai giurati nei p* torj delle Corti di assisie. La scoria settimana, ed in questa, la folla ingombra' la gran sala del primo circolo, e questa popolo a cui non manca che una ben diretta istruzione , prendendo consiglio dal proprio cuore imprecava agli assassini del-l'orologiaro Ruffo, ed applaudiva con w menza alle concitate parole del Procuritw generale Giliberti, che in questa occasioof
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