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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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Domandato sulle generalità ha risposto chiamarsi - Francesco De Spagnolis postumo di Francesco di anni 60, in Caserta domiciliato, di condizione Avvocato la mia possidenza è di-ducati ventimila , abile, e senza rapporto a Monsignor de Rossi Vescovo di Caserta.
Richiesto il testimone nei sensi della rogatoria del giudice Istruttore della 7. Sezione penale presso il Tribunale circondariale di Napoli, che riflette il succennalo Vescovo di questa Diocesi ha risposto:
Signor giudice - Io non sò assegnare il vero motivo per lo quale il Vescovo di questa Diocesi Monsignor De Rossi avesse abbandonato la Diocesi, se pure l'abbandono non fosse derivalo, dacché nel primo entusiasmo della partenza di Francesco Secondo da Napoli vi furono qui taluni i quali conducendo seco loro il governatore della provincia Conte Vito fecero una dimostrazione per Caserta e andarono pure a schiamazzare sotto il palazzo Vescovile , e Monsignor Vescovo fu obbligato ad affacciarsi, senza per altro soffrire alcuna violenza, quindi partitosene può argomentarsi che da. tale fatto si fosse creduto umilialo , e quindi allontanatosi non si sà se per la sua naturale timidezza , o perchè avversasse il novello ordine di cose; ed attesa la slessa indole timida del Vescovo nOl credo capace di prender parte a mene reazionarie ; nè si ha indizio che vi si fosse immischiato , e si è sottoscritto con noi e con Cancelliere signor Antonio d'Appollonio.
Francesco De Spagnolis - Giovanni Golisciani.
¦ Dichiarazione di Giuseppe Falco -
Nel medesimo giorno mese ed anno è comparso un altro testimone ohe dopo aver esibita la copia della citazione ricevuta , è stato avvertito a norma dell'articolo 172 procedura penale rammentandogli le pene stabilite contro i testimoni falsi e renitenti.
Domandato sulle generalità ha risposto:
Mi chiamo Giuseppe De Falco fu Pietro di anni 78 nato in Napoli domiciliato in Caserta proprietario di circa cinquemila ducati, con moglie e figli, e sono indifferente.
Domandato intorno àgli estremi tracciati nella nota del giudice Istruttore della 7. Sezione del Tribunale circondariale di Napoli , della data 16 Aprile ha risposto:
Signor giudice - A me non costa il vero motivo per lo quale il Vescovo di Caserta avesse abbandonata questa Diocesi, recandosi a domiciliare in Napoli.
La sua condotta è sembrata sempre buona anche in quanto alla politica, ed io noi credo capace d'immischiarsi in mene reazionarie.
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