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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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A dimanda ha risposto:
La lettera di cui mi date lettura contiene «precisamente le parole da me scritte a mia sorella, eccettuatone la espressione quella lettera strappalamentre mi ricorda di aver scritto questa lettera stracciala, perchè non volea far rimanere la memoria dei miei lamenti contro la cassa per mia delicatezza.
A dimanda sul primo periodo della lettera à risposto.
lo era in pensiere per mia sorella perchè da molto tempo non mi avea scritto.
A dimanda sulla seconda parte ha risposto:
Nella lettera che io ricevei da mia sorella dalla signora Sciarra, come ho detto di sopra stava racchiuso il ritratto di mia sorella, che io mandai all'altra mia -sorella Giulietta che trovasi nel. Comune di Vasto vedova di Teodoro Lanetti. La della mia sorella Panni tiene un figlio a nome Augusto. Si è appunto quello notato nella lettera.
A dimanda sulla terza parie della detta lettera à risposto.
lo ho espresso essere la nostra posizione pessima, e di vivere in continui palpili ed agitazione nel timore di uscire di clausura nell'esempio di altri conventi soppressi, tanto' più che verso la fine dell'anno scorso corse la voce non saprei da chi di doversi occupare la metà di questo convento dalla Prefettura, ciò che a noi produsse grande spavenlo, giacché questo convento non potea andare soggetto a divisione, e perciò credemmo che sarebbe totalmente occupato dalla Prefettura. Inoltre non ci ha ancora liquidato la pensione la cassa Ecclesiastica, e dopo la presa di possesso che si fece»di questo convento, Dio sa che dovemmo soffrire per avere qualche acconto, con cui potevano appena tirare innanzi la vita. Ecco il motivo per
10 quale in quel tempo io espressi con mia sorella il sentimento d'inquietudine, d'indegnazione.
Io intesi parlare dell'Arcivescovo Riario Sforza allorché ho scritto,
11 nostro rispettabile Arcivescovo, e poiché io conosceva la Duchessa Riario Lauretta Sanleramo, per essere stata mia compagna ai Miracoli, io scrissi a mia sorella di andarla a visitare, e di farsela presentare dalla Principessa Sciarra, sicura che questa l'avesse conosciuta da vicino. Da ultimo io scriveva a mia sorella d'aver ricevuta lunga lettera da Rosalia sua figlia, la quale è maritata in Taranto con Luigi Liberatore.
A dimanda ha risposto:
Io non conosco affatto -l'individuo che mi portò la lettera di mia sorella a nome della Principessa Sciarra, ma io mandai la risposta per mezzo ili Giovanni faccJJ^di questa Comunità.