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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   — 172 — -
   molto tempo ad un suo casino, perchè si slava accomodando il detto appartamento in casa del Lieto, non sò per ove sia posto quel casino. Io ho sempre ritenuto che siano celibi, e solo da poco tempo da quando in quando ho veduto salire qualche signora di una certa età che ho supposto fosse loro parente.
   Io non ho dati per poter giudicare sulle loro opinioni, e condotta politica.
   Nè di altro sono informato riguardo a ciò su cui mi si interroga.
   E previa lettura e conferma si sottoscrive - Salvatore Sava -
   Talice - Guerrieri. -
   Deposizione del Testimone Vincenzo de Gemmis
   (Foglio 27) L'Anno 1863, il giorno 7 Marzo
   Innanzi al giudice Istruttore del circondario di Napoli coli'assistenza del Cancelliere.
   Interrogato - Ha risposto:
   Mi chiamo Barone Vincenzo de Gemmis fu Ferrante di anni 52, nato e dimorante in Napoli palazzo de Rosa in via Toledo, celibe, possidente, non parente, nè interessato alle nominatemi persone.
   Domandato. Ha risposto:
   Conosco il signor Consigliere Roberti ex Consigliere di Stato, e già maestro di Francesco II ma non ho con lui alcuna stretta relazione, però ci passiamo quelle visite di convenienze che si usano fra vicini - Posso dire che è un uomo onesto e dabbene che fa vita divota e ritirata, ed io non lo crederei capace di cospirare.
   Pochissime persone frequentano la sua casa, e credo che la maggior parte di esse ci vada per la sua professione di Avvocato.
   Del resto io non saprei indicare fatti più precisi sulla di lui condotta politica.
   La famiglia della Pescopagano non credo sia stata molto ricca. La signora Carolina Pescopagano sposò il vecchissimo Principe Barberini di Roma.
   D'altro io non sono informato riguardo a ciò su cui mi si interroga.
   E previa lettura e conferma si sottoscrive.
   Barone Vincenzo de Gemmis - Talice - Guerrieri.
   Deposizione del testimone Andrea de Rosa, (Foglio 28) L'anno 1863, il giorno sette marzo. Innanzi al giudice Istruttore Circondariale di Napoli signor Talice con l'assistenza del Cancelliere Guerrieri.
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