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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   vertente fra il Duca di Monteleone, e Pignatelli una vertenza colla erede del signor Pasquale Boselli, ed in oltre rappresentarla nelle transazioni , e divisioni colle sorelle Pignatelli, ed ultimamente mi aveva incaricato di avvertirla subito appena accadesse la morte della sua ava Duchessa di Seminara perchè essendosi essa assunta in proprio un obbligazione del di lei padre in favore degli eredi Accini per tale affare avevano affidato la loro rappresentanza coll'Avvocato Gabriele Capuano e non volendo la Principessa pagare prima che giusta la convenzione le si fossero consegnati certi titoli promessi nell'istrumento, e che ora non sò specificare, temeva un sequestro sulla propria dote che diveniva esigibile alia morte della detta sua Ava, e voleva prevenire questa colpa. Io l'avvertii per telegramma del 12 Dicembre, e mi rispose che non potea venire perchè interrotte le strade e venne poi verso la fine di detto mese , ed io che ne era stato incaricato per lettera fermai per lei un piccolo appartamento , all'Hotel WaSington dopo avere curalo dico cercato in vano un alloggio alla gran Brettagna ove essa altra volta avea presa istanza come anche all'Hotel di Roma. Nelle sue gite a Napoli non avendo mai dimorato in famiglia per ristrettezza di locali e per divergenza d'interessi. Arrivata verso il fine di quel mese in compagnia dell'Avvocato Guglielmotti, di Roma e se non erro di nome Biagio, esigette la residua sua dote in Ducati 6000, con una bancale intestala a D. Francesco Torres esecutore testamentario della Duchessa di Seminara , giratale per lire 700, dalla sua madre Giovanna Spinelli Marchesa di Pescopagano , ed il reslo in altrettanti cuponi di rendita italiana datile brevi mance. Erano circa due anni che non era più venula in Napoli la detta Principessa, se bene mi ricordo e ci venne in Ottobre 1862.
   Nel giorno 9, di Gennajo ultimo nel partire per Roma vi era con lei un giovinetto figlio del Tenente Colonnello Sury, che stante in casa della Principessa in Roma era venuto, e ripartiva con lei, oltre il figlio, e la cameriera, giacché l'Avvocato Guglielmotti, era già partito qualche giorno prima, lo gli accompagnai fino a Presen-zano, essendovi nello slesso Vagone il primo figlio del Duca Santasilio ammoglialo in Roma, il Duca Tomacelli, e figlio che andavano pure a Roma , ed abitavano in Napoli nel Palazzo del Principe di Salerno , ed un altro signore a me sconosciuto. E non fu che alla notte successiva che io fui avvertito in casa mia che la Principessa era in questura arrestala per alcune leltere in cifra datele dal signor Gabriele Quattromani, oltre una consegnatela dall'ex Consigliere Roberti, e che le aveano sequestrato tutte le altre carte che vi teneva.
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