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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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In esecuzione della Delegazione fattami con la sua data 27 aprile N. 423. Mi pregio qui acchiuso farle tenere le informazioni avute pel Commendatore Stanislao d'Alloe le generalità del quale sono al margine notate.
Al giudice Istruttore della 7. Sezione del Tribunale di
Napoli
{Foglio 264) Uffizio del Tribunale di Napoli Sezione 7. In data 23 aprile 1863 Il giudice di Portici urgentemente per mezzo di Verbali delle autorità locali procurerà a quest'ufficio le più precise informazioni su i precedenti e condotta politica attuale del Commendatore d'Aloe Presidente in Portici e se ne accerteranno pure le generalità.
Al giudice di Portici Portici 27 aprile 1863 Signore
Sarà compiacente procurarsi le più accurate informazioni pel conto del Commendatore d'Aloe sui precedenti e condotta politica attuale e mi riferirà all'oggetto con certificato Municipale. Al sindaco di Resina
(Foglio 265)
Provincia di Napoli Municipio di Resina in data 30 aprile 1863.
Al giudice di Portici Signore
Giusta la di lei richiesta fattami con nota segnata in rincontro le inserisco il certificato di condotta politica del Commendatore d'Aloe.
L'Aggiunta Municipale di Resina.
Dopo di aver presa esatta informazione sulla condotta politica antecedente e presente del Commendatore d'Aloe Stanislao fu Giuseppe di anni 48 circa possidente che era impiegato nel Museo Nazionale, accerta essere m carne ed ossa Borbonico, e sotto il detto governo non era altro che spia della Calabria sua patria come si può rilevare da tanti e tanti documenti esistenti in Questura. Nella sua dimora qui che non è costante è sempre visitato da Borbonici il risultato di queste visite non è di conoscenza di essa giunta, ma solo conosce che il suo colono Antonio Barrello Alias Banco con la sua famiglia da pochi giorni è fuggito in Roma.
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