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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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mia infanzia , perchè abitava una mia casa in campagna ove abitava anch'io.
Le parole che leggonsi in margine all'annotazione del 17 decembre mercoldì venuto Peppino figlio di Vincenzo - indicano essere giunto da Cesena in permesso di quindici giorni il figlio delia mia cameriera.
Ferdinando Rosnaim del fu colonnello Luigi era tenente del genio ed amico di tutti i Quantel.
Interrogato perchè siansi ripetute cosi di frequente nel mese di decembre 1862 le visite alla contessa Teresa Lanza vedova Cattaneo, rimaritata Vinaccia e se per motivi politici.
Risponde - La vicinanza della casa, come ho già detto, e il desiderio di passare il tempo mi ci han fatto andare più spesso : nessun motivo politico mi vi conduceva, e la contessa Lanza abominava ogni discorso di politica.
Le parole che leggonsi nell'annotazione del 19 decembre venerdì - All' Amministrazione dei Vapori Napoletani per vedere se erano venute le mie carte - significa che aspettava una cassa contenente tutti i miài lavori lellerarii ed i miei libri che nemmeno ora è venuta.
Il breve e rescritto dell'Oratorio significava il permesso di far celebrare la messa in casa, da me otienulo per mezzo dell'Attanasio Mazzocchi e per l'inlercesjjione di Monsignor Castellano.
11 principe d'Acquaviva è G. Ballista de Mari autore di tragedie, che abita in strada Nuova a Pizzofalcone, non ricordo a qual numero.
Interrogato se esso principe d'Acquaviva sia parente di D. Francesco di Paola De Mari in Roma, e se esso signor Quattromani abbia rimessa una lettera alla Sciarra sottoscritta M. Francesco de Rossi per essere appunto ricapitata in Roma al De Mari nominato, dandogli intanto cognizione di tal lettera esistente nel volume A. dei documenti.
Risponde - Credo che siano larghi cugini , circa la lettera io non ne ho consegnato alcuna con tale indirizzo alla Sciarra.
D. Vittoria Branelli, cui diedi un addio nel 20 decembre, partì per assistere al prossimo parlo di sua cognata in Roma.
Interrogato se egli abbiale rimessa qualche lettera od altro per Roma.
Risponde-Non credo.
Interrogato se egli tenesse corrispondenza con alcuna delle persone di sua conoscenza in Roma, con dare più ampie spiegazioni in caso affermativo.
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