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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   — 105 — -
   Interrogato che cosa significano le parole siamo andati ad imbarcarci che si leggono sotto la data 10 agosto 1861 in quel giornale.
   , Risponde - Siamo andati ad imbarcarci per andare a Civitavecchia, e quindi a Roma.
   Interrogato perchè sia andato a Roma, se vi andasse con lui la Marchesa Sofia de Medici , quanto tempo vi dimorasse , dove tenesse la sua abitazione, con quali persone frequentasse, se avesse relazione colla famiglia dei Borboni di Napoli od aderenti alla medesima.
   Risponde - Sono andato a Roma perchè così ini conveniva con noi venne la marchesa Medici; vi dimorai dall'undici agosto 1861 al dieci novembre 1862; ho abitato prima a via Babbuino, non ricordo il numero, nè il padrone di casa , poi in piazza di Pietra N. 33, casa Madetti, finalmente a Bocca di Leone N. 11 casa del Signor Penna. Frequentava dei napoletani quelli con cui era legato in amicizia da Napoli; e mi contentava vederli assai di raro ; ho frequentato più, anzi quotidianamente la famiglia Mazzocchi romana, numerosissima composta di ventotlo persone, che abitano in casa propria a S. Pietro; della quale famiglia fa parte l'Attanasio Mazzocchi spedizioniere di cose ecclesiastiche per esempio dispense brevi e simili; Nella stessa famiglia poi vi sono alcuni commerèianìi in diversi generi, uno Avvocato, uno ha una fonderia , e convivono tutti assieme. Frequentava pure molti letterati, molli impiegati del Govèrno Pontificio, come il conte Girolli, il Padre Borgogna, l'avvocato Tarnassi, Monsignor Barolla , Monsignor Alborio Mella, il conte Dandini,, Monsignor Borgia , Monsignor Ruggiero impiegato nella Consulta come il precedente, Monsignor Nardi , Monsignor Ceruti! Monsignor Piccolomini, ed altri che ora non ricordo.
   Interrogato se Monsignor Ruggiero abbia nome Gaetano.
   Risponde - Credo di si.
   Incitato a spiegare meglio quali sieno state le convenienze o politiche o private che lo condussero a Roma , e invitato a compiere la risposta relativa alla famiglia dei Borboni.
   Risponde - La mia tranquillità di cui era tenerissimo mi persuase a lasciare una terra dove per la violenza delle passioni l'uomo onesto e tranquillo non era sicuro. Non avea nè ho alcuna aderenza colla famiglia dei Borboni, non essendo stato mai impiegato regio, anzi avendo ricusalo di essere sotto Intendente, nè avendo avuto mai da essi beneficio alcuno , che però io non ho mai ricevuto. Può darsi che fra i miei conoscenti ed amici ve ne fossero che avessero attinenza con quella famìglia, con gentiluomini di Camera e simili.
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