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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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persone che frequentavano l'alta società come facea io prima di divenir cieco.
Rossi è un agente di Camera che abitava colla sua famiglia nella stessa Villa Gomher.
Il Sacerdote Diletti sta scritto, ed è vero che io non Io conosco.
Le parole : mi à impedito di lavorare significano che mentre io stava dettando qualche mio componimento letterario fui interrotto dalle visite venute.
Il principe e la principessa di Montemiletto nel 1861 stavano a Portici nella Villa Melina. 11 principe sta a Roma , la moglie è morta. Da antico tempo ho fatto la loro conoscenza , e gli ho visitati qualche volta a Napoli e anche a Roma.
E previa lettura e conferma di quanto sopra l'imputato si è sottoscritto coli' ufficio a pie' di questo Verbale e su d' ogni foglio di esso, essendosi desistito dall' operazione stante l'ora tarda , fermandosi alla fine delle annotazioni del tre giugno 1861 al principio della pagina nove di detto libro giornale.
Quattromani - Talice - Guerrieri.
(Foglio 162)
L'anno mille ottocento sessantatre il giorno venti del mese di marzo, alle ore dieci antimeridiane , in Napoli , nelle carceri di S. Francesco.
Avanti noi giudice Istruttore Avvocalo Carlo Talice , assistilo dal sottoscrilto Segretario Sostituto.
Richiestasi ed avutasi la presenza del detenuto Gabriele Quattromani, di cui nel precedente interrogatorio, e che pienamente si riferisce alle generalità da lui ivi indicale, il medesimo a seguito delle fattegli interrogazioni, ha risposto quanto segue.
Prima di ogni altra cosa riandando l'interrogatorio precedente trovo ed intendo correggere le seguenti mie inesattezze per difetto di memoria.
1. La sessione tenuta nel 25 aprile 1861 in casa Ruggiero fu per un vitalizio, che io trattava con mio nipote Casino che era presente e che ora tratto con altri.
2. Invece di Flamminio Galera già allora morto , deve dirsi Ferdinando , ed A. Galera è il suo fratello Achille impiegato al Ministero di gerra.
3. Il Sacerdote Deletti mi porlò una lettera di Clotilde Viale figlia del generale Pietro Viale la quale morì a Roma.
Or siccome in simile mio difetto di memoria potrei incorrere nel seguito soprattutto trattandosi di un giornale che finita la mia
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