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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   passato mese piacque richiedermi intorno alle persone le quali spedivano o dovevano ricevere le varie lettere sorprese alla Principessa Sciarra serbando in quella mia relazione le due categorie come sono distinte sul medesimo di lei verbale dico uffizio in nomi d'indirizzo cioè nomi di firme.
   Indirizzi
   Pietro Quantel Maggiore di Artiglieria e figlio dello Svizzero Brigattiere di gendarmeria borbonica. Non può ritenersi altrimenti che Borbonico essendo egli uno dei pochi ufficiali dell'ex Esercito che siano a Roma rimasti presso il Borbone. Il padre di lui al 49 si segnalò tanto nella Provincia di Salerno che da Maggiore fu promosso a colonnello.
   Il Duca D. Michele Caracciolo di Brienza è un nobile Napoletano dimorante in Roma. Se la sua dimora colà e gli antecedenti di famiglia non bastassero a farlo ritenere un reazionario sarebbe il fatto che figura anche in altre carte di corrispondenza reazionaria sorpresa otto anni fa che detter luogo alla processura a carico di Poli Rosano ed altri che ancora pende alla sezione di accusa.
   Pietro Spilman è il nome dell' Hoste più aristocratico di Roma come tale egli dà il sospetto che nell' esercizione di un Caffè e Trattoria in Roma fosse il luogo di riunione che si maneggiano gli emigrati Napoletani a cospirare contro il Governo Italiano.
   Francesca Polidori è Romano tempo fa ebbe non poche relazioni a Napoli, ebbe una sorella maestrina a S. Marcellino e poscia affezionata molto al Cavaliere Carducci.
   Del principe Giovanni Pignattelli non ho precise:
   La principessa di Altoraonte appartiene a famiglie reazionarie Siciliane dimorante in Roma.
   La principessa di Monteroduni e la moglie del Principe di questo nome il quale fu uno dei primi ad emigrare in Roma e cosi far mostra di fedeltà allo spodestato Signore.
   Il Bnd. Ferdinando Farina che nel 1849 fu dalla Corte adoperato per mezzo di efficaci reazioni si agirò nella più alta sfera della Camerilla reazionaria nel 1861. Si ritirò da Napoli a S. Iorio e nella sua Casina fu il convenio della reazione che attirò la vigilanza della pubblica Sicurezza.
   Monsignor Carbonelli è suo zio che fu Ministro nell' ultimo periodo del governo Borbonico fu soggetto a due perquisizioni domiciliari disposte dalla Questura per sostenitori della corrispondenza reazionaria con Roma.
   La Marchesa Angiolina Campodisola non può essere che la moglie del primogenito Cajanello e figlio del principe di Torelli ,