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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   dente con un reddito di settanta ducati al mese, oltre una pensione che mi paga il Municipio in ottanta ducati, mai stato processato nè carcerato.
   Interrogatorio: sull'imputazione che pesa a di lui carico.
   Risponde - Mi fu detto dalla Questura e da lei che io sono imputato di cospirazione, ma tale accusa è del tutto ipsussistente.
   £ vero che io consegnai alla Principessa Barberini Sciarra un pacco di lettere all' indirizzo del Duca Caracciolo di Brienza col
   3uale mantengo relazioni di amicizia da due anni or sono, aven-olo conosciuto in Roma e col quale mi scriveva per pagare qual-' che spesa per dispense e grazie ottenute dalla Curia Renana.
   Quel pacco credo di averlo fatto suggellare dal figlio della mia Cameriera, che si chiama Enrico Giordano. In detto pacco vi erano due lettere mie, una diretta ad Attanasio Mazzocchi Spedizioniere in Roma, un'altra a Monsignor Brancaleone Castellani: forse ce n'era qualcheduna altra, ma non lo ricordo bene ma sempre sottoscritta da me e scritta di carattere o del Giordano predetto o del costui fratello Giuseppe Sergente dell'amministrazione dei Cavaleg-gieri di Lodi a Cesena, che allora era in permesso a Napoli, o dal mio Segretario Luigi Turco, in quanto a questo credo però di non averlo adoprato in tale Uffizio.
   Nello stesso pacco ce n' era una datami da Giuseppe Pescara di Diano abitante nella Salita di Beltelemme non ne so l'indirizzo ma suppongo a Suo Cugiqp Principe di Monteroduni o al Principe di Sepino figlio di costui, entrambi residenti a Roma. Ve n' erano anche due datemi dal Francese de Charden che anche ora non so . meglio indicare. Non ricordo se ce ne fossero altre..
   Datagli lettura del. Verbale di precedente suo interrogatorio subito in Questura il 14 Gennajó 1863 da esso sottoscritto e dall' Ispettore signor Perrelli, ed •
   Interrog. opportunamente.
   Risponde. Confermo tutto il contenuto nel lettomi verbale, e nulla ho da aggiungere o variare.
   Eccitato a dichiarare quali prove abbia a propria difesa.
   Risponde. Se avessi potuto immaginare, non dirò un delitto . in quelle lettere di De. Charden, ma una semplice menzogna ciò che egli mi diceva, circa la direzione delle lettere non le avrei ricevute, molto meno le avrei messe nello stesso pacco delle mie, e non mai poi avrei cercato di produrre un gravissimo danno alla Principessa Sciarra, non solamente dandogliene, ma assicurandola che poteva portarle sveltamente.
   Sulle mie opinioni é sulla mia condotta in tutta la mia vita
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