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Piccola Enciclopedia di giuochi e passatempi per giovani ed adulti

Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1929, pagine 584

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ricroìa Knr-ii-ìopcflin di gin echi
   e i tre ; 8 briscole in tutto. E quando un giuocatore ne ha prese 5, l'avversario, non può averne che 3.
   Ogni briscola vale 10 punti, ed il totale dei punti dati dalle briscole si addizionano con quelli accusati.
   Talvolta si contano alcuni punti anche per le mani prese, quando vi sono talune carte; e così: si contano 4 punti quando si prende un re ; 3 punti quando si prende una donna ; 2 per un fante ; ma non è d'uso generale, sibbene proprio di alcune Provincie solamente.
   Dopo aver guadagnato una mano, si possono accusare i punti di tutte le combinazioni ; ma una combinazione sola per ogni levata o mano guadagnata.
   Le carte che sono state contate in una combinazione, possono egualmente contarsi in altra combinazione ; così, per esempio, la donna di picche può contare prima pel matrimonio, poi per la bazzica.
   I punti accusati e accettati non si discutono più. Fino a quando il mazzo ha carte non c'è obbligo di rispondere con carte dello si esso seme di quella giuo-cata dall'avversario di mano; quando il mazzo è finito, allora s'Ita (la rispondere col seme della carta giuocata dal contrario, e se non lo si può, bisogna tagliare. Il diritto di forzare esiste nella bazzica, e consiste nel costringere l'avversario a giuocare, se possiede carte dello stesso seme della giuocata, la carta superiore a quella messa in tavola.
   c) Degli, errori.
   1. Chi fa male le carte perde il turno; l'avversario le rifà.
   2. Se un giuocatore, avendo dimenticato di prendere la carta dal mazzo quando gli spettava, si trova ad avere in mano 5 invece di 0 carte, l'avversario può concedere ch'egli ne prenda due invece di una ; ma può anche esigere che i punti fatti in seguito all'errore sieno annullati.