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Piccola Enciclopedia di giuochi e passatempi per giovani ed adulti

Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1929, pagine 584

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   riceviti hlneielopeiliu ili ili livelli.
   trionfi precedenti, paga una mano a eia gli prese il re, e così per gli altri re.
   16 — La scopa.
   A scopa, giuoco eminentemente italiano, si fa con un mazzo di quaranta carte. E prima si alza, e ehi scopre la carta minore fa le carte, e cioè, dopo averle mischiate e fatte alzare dal vicino di sinistra, ne dà tre a ciascun giuocatore, ed in tavola ne mette quattro scoperte.
   Il giuoco consiste nei l'accompagnare le carte e così, se in tavola ci fosse un sei e quegli cui spetta di giuocare ne ha in mano un altro, con questo prende quello. Come, però, è necessario fare anche un maggior numero di carte e di quadri o ori; così, quando capita il destro, si cerca di prendere ori o quadri a preferenza di altre semenze, e due e più carte invece di una. Le carte hanno un valore intrinseco, perchè concorrono a formare la primiera; quindi le carte di primiera si preferiranno a quelle che non lo sono.
   Le carte valgono i punti che rappresentano, da, uno (asso) al sette ; i! fante conta 8 punti, la donna 0 e il re 10. Questi punti contano solo per la presa e non per la partita.
   Le carte di primiera sono i quattro 7, poi ì quattro 6, gli assi, i 5, i 4, ecc., le figure valgono meno del 2.
   Il 7 di quadri ~(o quello di ori) è detto sette bello.
   La partita si vince ordinariamente con 11, o 16 o 21 punti.
   E i punti si contano così nella partita a due :
   1. più di venti carte valgono un punto;
   2. più di 5 quadri (od ori) valgono un punto;
   3. il sette bello vale un punto.
   4 la primiera vale un punto.
   La primiera migliore è quella di quattro sette;