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riceviti hlneielopeiliu ili ili livelli.
trionfi precedenti, paga una mano a eia gli prese il re, e così per gli altri re.
16 — La scopa.
A scopa, giuoco eminentemente italiano, si fa con un mazzo di quaranta carte. E prima si alza, e ehi scopre la carta minore fa le carte, e cioè, dopo averle mischiate e fatte alzare dal vicino di sinistra, ne dà tre a ciascun giuocatore, ed in tavola ne mette quattro scoperte.
Il giuoco consiste nei l'accompagnare le carte e così, se in tavola ci fosse un sei e quegli cui spetta di giuocare ne ha in mano un altro, con questo prende quello. Come, però, è necessario fare anche un maggior numero di carte e di quadri o ori; così, quando capita il destro, si cerca di prendere ori o quadri a preferenza di altre semenze, e due e più carte invece di una. Le carte hanno un valore intrinseco, perchè concorrono a formare la primiera; quindi le carte di primiera si preferiranno a quelle che non lo sono.
Le carte valgono i punti che rappresentano, da, uno (asso) al sette ; i! fante conta 8 punti, la donna 0 e il re 10. Questi punti contano solo per la presa e non per la partita.
Le carte di primiera sono i quattro 7, poi ì quattro 6, gli assi, i 5, i 4, ecc., le figure valgono meno del 2.
Il 7 di quadri ~(o quello di ori) è detto sette bello.
La partita si vince ordinariamente con 11, o 16 o 21 punti.
E i punti si contano così nella partita a due :
1. più di venti carte valgono un punto;
2. più di 5 quadri (od ori) valgono un punto;
3. il sette bello vale un punto.
4 la primiera vale un punto.
La primiera migliore è quella di quattro sette;